N°148 Giugno Luglio

ASSODISTIL Per la Grappa il pericolo viene dall’Unione europea L’ Europa non ci aiuta. Questo dice Assodistil che chiude il 2022 con il segno più, ma si preoccupa per il futuro. I dati 2022 dicono che è aumentata la produzione di alcol e acquaviti, così come l’export. Particolarmente interessante la ripresa della produzione (+12%) e l’aumento dell’export della Grappa (+8%) rispetto al 2021. Tuttavia, le misure preannunciate dall’Unione europea e l’introduzione dell’etichetta sanitaria, oltre all’assenza di strumenti legislativi che garantiscano la tutela e la promozione delle bevande spiritose a Indicazione geografica, mettono a rischio, secondo l’associazione, fino a mille posti di lavoro solo nelle distillerie. È questa la maggiore preoccupazione dell’Associazione nazionale industriali distillatori di alcoli e acquaviti che nel 2022 ha registrato una produzione di circa 120 milioni di litri (+15%) e un fatturato di 500 milioni di euro. Iniziative come l’etichetta sanitaria con informazioni nutrizionali e sulla salute nella presentazione delle bevande alcoliche viene ritenuta pericolosa, perché prevede di fatto l’esclusione di questi prodotti dai fondi di promozione per i prodotti agricoli. Secondo i dati di Format Research, il 53% delle imprese della distillazione troverebbe interessante promuovere un piano di eventi promozionali nei Paesi Ue, cosa che non sarebbe più realizzabile con l’etichetta sanitaria. Azzerare i progetti di promozione per la Grappa e per gli altri spirits rischia di vanificare la ripresa dell’esportazione di tutte le acquaviti e dei liquori. Secondo Nomisma, infatti, continua la corsa della Grappa sui mercati esteri. Nel 2022 l’export di Grappa ha fatto registrare 60 milioni di euro contro i 51,5 milioni del 2021, con +16% in valore e +8% in volume. Tra i mercati internazionali più interessanti c’è la Germania che da sola concentra ben il 59% dell’export di settore, seguita da Svizzera (14%) e Austria (5%). Da segnalare il positivo risultato nel mercato Usa (+31% di export in volume) dove da cinque anni sono attivi progetti di promozione della grappa a Indicazione geografica. Ai risultati positivi dell’export si contrappone il trend negativo della Distribuzione moderna nazionale con un calo delle vendite del 3,4% in valore rispetto al 2021. Ai problemi relativi all’etichetta sanitaria si aggiunge il fatto che ancora oggi è sospeso il Decreto sui Consorzi di tutela delle bevande spiritose, strumento cruciale per la tutela e promozione delle produzioni tradizionali nazionali. Si auspica che venga firmato il Decreto che riconosce il Consorzio della Grappa, fermo da cinque anni. Le bevande spiritose devono poter usufruire delle stesse prerogative di cui godono i vini e gli alimenti a Indicazione geografica. BUONA per natura Allevati al pascolo: Grass Fed Scopri dove trovarla su www.irishbeef.it

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