N°148 Giugno Luglio

67 Food&Beverage | giugno-luglio 2023 uno dei miei preferiti è l’accostamento con il nostro Riso all’aglio orsino, ostrica e pompelmo, accompagnato dall’Aldering Pinotage Rosé, uno dei rosati di Stellenbosch più dinamici e vivaci. Osserviamo oggi un crescente interesse da parte degli ospiti nei confronti della categoria dei rosati, considerando l’evidente evoluzione delle tecniche di produzione che ha portato a un aumento della qualità. Nel nostro ristorante ci impegniamo a promuovere e a far conoscere questa categoria di vini attraverso il racconto dei produttori, della loro passione e delle SHFXOLDULW¢ GHOOH VLQJROH HWLFKHWWH ΖQROWUH R΍ULDPR una selezione interessante di rosati disponibili al calice per soddisfare i desideri degli ospiti”. Ma cosa ne pensano le due giovani professioniste del mondo del vino del luogo comune che relega l’amore per i rosé al gusto femminile? “La credenza che i vini rosati siano esclusivamente destinati alle I rosati sono diventati una referenza importante per molte aziende che utilizzano uve tradizionali, come negroamaro, sangiovese, merlot, corvina, cerasuolo d’Abruzzo, lagrein, ma anche pinot nero, gamay, syrah. Velenosi ha scelto per il suo rosato uve montepulciano in purezza VELENOSI Rosa, sapidità dalla morbidezza floreale I poderi che si estendono tra le colline che fanno da contorno alla splendida valle del fiume Tronto, che grazie ai suoi terreni argillosi e fertili è da sempre stata vocata alla coltivazione della vite, sono il cuore di Velenosi. La cantina di Ascoli Piceno nata nel 1984 e guidata da Angela Velenosi, donna intraprendente e lungimirante, che oggi ha al suo fianco la figlia Marianna, fin dall’inizio ha ricevuto ampi consensi per la qualità dei propri vini. Falerio, Verdicchio dei Castelli di Jesi, Lacrima di Morro d’Alba, Passerina, Montepulciano d’Abruzzo, Trebbiano d’Abruzzo, Cerasuolo, Pecorino sono alcune delle proposte di Velenosi che parte dalla tradizione, dagli antichi insegnamenti interpretandoli con fantasia e dinamismo. La sana tradizione artigianale si coniuga alla più avanzata tecnologia con una continua ricerca per ottenere il massimo risultato, il perfetto equilibrio tra gusto e colore, tra bouquet e retrogusto. Così, con trasparenza, naturalezza e cura, l’azienda da vent’anni prosegue il suo cammino con passione immutata, rivolgendosi a coloro che nel vino ricercano un sapore antico ma sempre attuale: quello della purezza, per rispettare fino in fondo la nobiltà di questo prodotto. Qualità delle uve e del team aziendale, con gli enologi Attilio Pagli e Cesare Ferrari (quest’ultimo si occupa delle due tipologie di metodo Classico), fanno la differenza e portano a proporre etichette come Rosa, Marche Igt Rosato, prodotto con uve montepulciano in purezza. Al momento della vendemmia, su vigneti fra i 200 e i 300 metri sul livello del mare, le uve selezionate per la vinificazione in rosato vengono raccolte nella prima decade di settembre. Arrivate in cantina sono diraspate e convogliate in pressa e tutto l’ambiente viene inertizzato con neve carbonica in modo che non vadano persi i profumi primari: per la produzione viene utilizzato solo il mosto fiore ottenuto dalle prime fasi di pressatura. La fermentazione avviene a una temperatura di circa 14/15°C. Al termine il vino è mantenuto per qualche mese sulle fecce fini per incrementarne la struttura. Rosa, Marche Igt Rosato si presenta con un colore rosa quarzo brillante intenso; il primo impatto è floreale con sentori di rosa e viola e note di piccoli frutti rossi. È un rosato dalla piacevole morbidezza e sapidità, con la struttura tipica del vitigno di origine, bella freschezza e intensa mineralità.

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