N°148 Giugno Luglio

72 Food&Beverage | giugno-luglio 2023 Il roof top della Rinascente non vuole essere un luogo per soli turisti. Così, in cucina Umberto Vezzoli unisce tradizione e fantasia con piatti da tre ingredienti e sussurri di sapori Rossella Cerulli Al Maio Restaurant la cucina è in movimento ROMA Se a quel genio del Borromini avessero detto che turisti del terzo millennio avrebbero rimirato le sue opere, lassù in alto, con una coppa di Champagne in mano, mai avrebbe potuto crederci. E, invece, a distanza di 360 anni, dal nuovo roof top della Rinascente di via del Tritone, la Roma barocca si distende, con campanile e cupola di Sant’Andrea delle Fratte star indiscusse del panorama. Benvenuti da Maio Restaurant, il nuovo locale al 6° e 7° piano del mega store nel cuore storico della capitale: che con la sua rinnovata formula apre una rinascente (è proprio il caso di dirlo) fase della ristorazione nel nutrito gruppo delle terrazze capitoline. A opera di Maio Group, brand piemontese “portavoce del buon gusto italiano”, che lo scorso maggio ha festeggiato l’apertura dei nuovi spazi: rimodulando le aree del precedente MadeITerraneo Terrace dello chef Riccardo Di Giacinto in un più ampio arioso open space. Visto che dietro il desk di accoglienza ad aprirsi è il grande bar in marmo verde e specchi, destinati ad ampliare l’ambiente, e poi la terrazza coperta e l’area ristorante, elegante ma informale, tra legni caldi, specchi anticati e tappeti. È però la luce, quella dei tetti di Roma, il fil rouge principale, dilagante dalle vetrate che collegano i vari ambienti: luce che alla fine accoglie, lungo la bella scala trasparente, al salotto plein air Rendez vous del 7° piano. Insomma, uno spazio immenso, di oltre 600 metri quadrati, aperto all day long, capace di servire anche 800 coperti al giorno. Ma, clientela straniera a parte, come convincere il diffidente pubblico romano ad arrampicarsi quassù per una cena o un light lunch? “Lavorando bene -spiega Alessandro Maio, proprietario insieme al fratello Massimo del brand di famiglia- Per far capire che anche nel ristorante di un grande store, luogo prettamente turistico, si possono gustare piatti molto buoni. Conta anche la versatilità: perché se per un evento ci chiedono, che so, la pasta viola, noi facciamo la pasta viola. Il nostro unico asset importante? I clienti”. Un rapporto, quello dei Maio con la clientela, che affonda le radici nel recente passato. E cioè da quando, a metà anni ’70, la famiglia porta al successo, in quel di Carisio, provincia di Vercelli, l’hotel ristorante La Bettola, ancora oggi simbolo di cucina piemontese di qualità. Da questa frazione di 300 anime l’attività di Alessandro e Massimo spicca il volo, nel segno di un’operosità laboriosa, riservata, molto piemontese: portando alla nascita di Maio Catering, Maio cooking box, specializzato in menu gourmet a domicilio, e Maio Restaurant, con l’apertura nel 2012 del locale in cima alla Rinascente di Milano, proprio di fronte al Duomo. Dalle guglie alle cupole, insomma, ma sempre con la stessa filosofia: che mette al bando la cucina modaiola ed esalta quella di tradizione, con un pizzico di fantasia in più. “Tutto il mondo vuole venire in Italia e conoscere Alessandro e Massimo Maio con Claudio Tronci. I due fratelli sono alla guida di Maio Group, brand piemontese che vuole essere “portavoce del buon gusto italiano”. Il Gruppo ha aperto il nuovo ristorante al 6° e 7° piano della Rinascente di via del Tritone nel pieno centro di Roma. In cucina lo chef bresciano Umberto Vezzoli Food&Beverage | aprile-maggio 2023

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