N°148 Giugno Luglio

73 Food&Beverage | giugno-luglio 2023 i nostri gusti e sapori -spiega ancora Maio- Da noi trova un ambiente piacevole, dal design curato e la vista spettacolare, dove assaggiare ottimi piatti: tutti buoni motivi per ritornare. E, infatti, specie gli europei del Nord Europa, tornano, si trovano bene. Perché, come recita un adagio piemontese, a taula s’ven nen vec, a tavola non si diventa vecchi”. A tenere alto il detto di casa Maio ci pensa, sui tetti dell’Urbe, un signore che nella capitale ci vive da 22 anni: e cioè Umberto Vezzoli da Brescia, chef itinerante di grande esperienza, fondatore della Umberto Vezzoli Food Academy, società specializzata nella creazione di nuovi format di ristorazione. Il quale, forte dei suoi trascorsi da globe trotter, propone una cucina in movimento, coniugando al meglio le suggestioni raccolte per il mondo. Il suo piatto signature? “Il Milano-Tokyo 1988, risotto alla milanese e tartare di tonno crudo ideato quando ero in Giappone -spiega Vezzoli- All’inizio fui infamato di male parole e nessuno lo capì: l’unico a darmi ragione fu Gualtiero Marchesi. Era ed è un piatto contemporaneo, oggi richiestissimo. Ma anche lo spaghetto Verrigni Ti Voglio Bene, con tartufo nero, vongole e bottarga va molto forte. La mia regola? Tre ingredienti principali, non di più, da poter gustare in un perfetto equilibrio di sapori”. Il menu è però tutto un sussurro di dialetti, perché accanto all’inevitabile calata romana di cacio e pepe e amatriciana, spicca l’accento sabaudo dei ravioli del plin, del vitello tonnato (con caviale) e della tartare di Fassona, sentito omaggio alle origini dei patron. Insieme a quello sardo, bisbigliato dalla catalana di gamberi e appreso dallo chef in Costa Smeralda. “Il luogo comune del si mangia male, si spende tanto? Completamente sfatato -chiarisce Vezzoli- Nei fine settimana abbiamo molta clientela romana: perché il concept è trasversale, ma godereccio. Da Maio si può mangiare poi a qualsiasi ora, secondo uno stile di vita anglosassone e una mentalità cosmopolita che pian piano si sta diffondendo anche nella capitale. Un po’ come da Harrod’s”. Peccato che Borromini da Londra non sia mai passato. In alto, la vista di Roma dal rooftop del Maio Restaurant della Rinascente. A fianco, i piatti di Vezzoli: il Milano-Tokio 1988 Risotto alla milanese e tartare di tonno è uno dei piatti signature dello chef che ricorda come Gualtiero Marchesi all’epoca fu uno dei pochi a comprenderlo. Oggi è uno dei piatti più richiesti. Accanto, lo Spaghetto Verrigni Ti voglio bene con tartufo nero, vongole e bottarga. Piatti frutto delle suggestioni raccolte dallo chef in giro per il mondo Maio Restaurant & Rooftop via del Tritone 61 La Rinascente, 6° e 7° piano 00187 Roma tel. +39 06.87916653 maiorestaurant.com/roma/

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