N°148 Giugno Luglio

75 Food&Beverage | giugno-luglio 2023 triplicato la produzione, sfondando il tetto delle 80 mila bottiglie. Sguardo verde, solo apparentemente svagato, ciocche bionde sulle spalle, laurea in Scienze Gastronomiche all’Università di Parma e apprendistato alla corte piemontese di Baladin, Ottaviano, nonostante lo spirito bohémienne, ha le idee molto chiare. “Non esisteva una birra sul territorio e grazie a una sinergia tra colleghi trentenni abbiamo dato vita a un prodotto che omaggia la nostra terra. Gli ingredienti utilizzati? Il Malto Svevo, prodotto dalla Monfarm di Lucera, i grani antichi come il Saragolla dell’azienda Zilletta di Brancia e gli agrumi del Gargano Igp prodotti dall’agrumaria Ricucci di Rodi Garganico”. Ed è proprio una birra ai sentori di arancia il prodotto di punta della beer firm: visto che la Bianca del Gargano, 30 mila bottiglie prodotte l’anno, leggera blanche di frumento con scorza fresca d’arancia e zagare, fragrante e floreale, è la più nota e premiata, Medaglia di bronzo al concorso Birra dell’Anno 2021. Seguita dalla Gose del Gargano, ispirata alle sapide gose di Lipsia, aromatizzata con il sale di Margherita di Savoia e la scorza fresca del limone Femminello Igp. Ideata mentre Ottaviano faceva surf nelle salatissime acque garganiche. A serrare il legame di queste birre con il territorio anche le etichette, bellissime, realizzate dall’illustratore Lorenzo Tomacelli di Cerignola, che raffigurano reali paesaggi garganici e donne in abito tradizionale. Proprio come quelle delle pubblicità fin de siècle di quando gli agrumi del Gargano solcavano l’Oceano. A farli arrivare, e conoscere, sui mercati lontani ci penseranno adesso le nuove birre. Vincenzo Ottaviano, titolare con il fratello Domenico dello storico ristorante Al Trabucco da Mimì di Peschici, ha creato la Birra del Gargano. Invece, Michele Solimando, agronomo e mastro birraio, ha fondato il birrificio Rebeers di Foggia e ha diversificato la produzione creando la birra con la scorza d’arancia fresca. E qui parte la storia della Bianca Madeleine, nel 2014, dal bouquet speziato agli agrumi Igp, di Fovea Orange e di Puella Apuliae

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