N°148 Giugno Luglio

78 Food&Beverage | giugno-luglio 2023 ITINERARI Cork e Galway sono due interessanti tappe gastronomiche irlandesi. La prima è una città portuale dell’Ovest situata alla foce del fiume Lee e ricca d’attrazioni: la fortezza medievale, il vecchio carcere, i ruderi del castello, l’antica Università e una tavola che abbonda di pesce e birra. La seconda è una colorata, vivace e saporita cittadina turistica affacciata sull’Atlantico, con tanti pub e affollata di giovani che arrivano in estate per studiare l’inglese. Cork, la città più popolosa d’Irlanda dopo la capitale Dublino, vanta l’English Market, che fu visitato dalla Regina Elisabetta II nel 2011. È un bel mercato coperto su due piani all’interno di una costruzione in mattoncini e ferro del 1788, con tanti banchi di specialità come la macelleria Bresnan’s e la pescheria O’Connell che offrono piatti caldi come la trippa o un drisheen, un sanguinaccio irlandese che si distingue dai black pudding per la consistenza gelatinosa (twitter. com/englishmarket?lang=it). A Cork si possono trovare anche ristoranti gastronomici come il Greenes, un locale moderno con ampie vetrate su una parete di roccia con cascatella d’acqua che propone i piatti contemporanei dello chef Bryan McCarthy. Come il Filetto di merluzzo al vapore con fregola, cozze, erbe di mare affumicate e salsa rossa bouillabaisse, il Filetto di nasello e capesante scottate con spinaci di mare, salsiccia affumicata, Dillisk (un’alga rossa tipica della zona) e Dashi Veloute (una salsa preparata con brodo di pesce). Non mancano i piatti di manzo, anatra e maiale (greenesrestaurant.com). Il Franciscan Well Brewery è, invece, un microbirrificio in un vecchio convento francescano che produce birre artigianali da oltre 25 anni e ha un locale d’atmosfera con tavoli all’aperto e pizzeria italiana con cottura in forno a legna. Sono cinque le birre prodotte: lager, weisse (di grano), rossa, Ipa e stout (franciscanwellbrewery.com). Tra cultura e gastronomia il Cork Butter Museum racconta la storia del burro in Irlanda: la ripresa del commercio negli anni ’60, la lavorazione, gli strumenti utilizzati, come vecchie scrematrici, botti e casseruole di legno per permettere al latte di rapprendersi. Nel ’60 il burro irlandese si risollevò dalla crisi con la fondazione dell’Irishi Dairy Board, che creò il marchio Kerrygold per far crescere la remunerazione del latte e avviò una campagna di promozione e marketing. Ancora negli anni ’50 oltre il 66% delle case contadine non aveva neanche acqua calda e servizi igienici, ma nel ’73, con l’ingresso dell’Irlanda nell’Unione Europea, le cose cominciarono a cambiare. La maggior parte del burro veniva esportato a prezzi garantiti dalle sovvenzioni europee, ma tra il ’70 e l’84 i prezzi del latte triplicarono e la produzione di burro raddoppiò. Il flusso di denaro Massimiliano Rella Un food tour irlandese fra Cork e Galway L’isola verde propone pescherie con cucina, macellerie con piatti caldi e ristoranti gourmet. Festival gastronomici a base di ostriche e l’immancabile visita alla Jameson Distillery In alto, i resti del forte di Charles a Kinsale, a una trentina di chilometri da Cork, la seconda città d’Irlanda dopo Dublino. Qui sopra, l’English Market, un mercato coperto di due piani ospitato all’interno di una costruzione in mattoncini e ferro del 1788, con banchi di specialità alimentari locali

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