N°148 Giugno Luglio

92 Food&Beverage | giugno-luglio 2023 QUARTIERIALTI Una villa, sobria nella sua eleganza. Il parco, ordinato nella ricchezza della sua natura. Un servizio garbato. La spiaggia, di fronte alla struttura, attrezzata con bianche tende che riparano dal sole e offrono prospettive di luce particolari. Il Bistrot, per concedersi un pranzo fronte mare guardando l’orizzonte, le biciclette e il ristorante, raffinata esperienza gourmet da vivere all’aperto, come nel giardino di casa. Tutto questo è Villa Grey, elegante 4 stelle dove “lostilefortedeimarmi” si esprime al meglio anche in cucina, nel ristorante, stellato Michelin dal 2019, Il Parco di Villa Grey dove opera il talentuoso Giovanni Cerroni. Romano, classe 1991, parte con gli studi classici e arriva in cucina. Inizia a Londra, torna in Italia per frequentare una scuola privata, il Cordon Bleu di Roma, e riparte per le cucine del Convivio Troiani a Roma, dell’Arnolfo di Gaetano Trovato a Colle Val d’Elsa (Si), fino ad approdare al Mugaritz nei Paesi Baschi, un periodo breve ma molto intenso per crescita e apprendimento. Durante l’esperienza spagnola conosce Terry Giacomello che, dopo un breve stage, gli chiede di seguirlo al suo Inkiostro di Parma. Passa poi per Ostuni, nella cucina di Paragon 700, fino all’esperienza più recente al Mimesi di Firenze, fine dining all’interno dell’hotel 5 stelle Dimora Palanca. Un percorso che ha permesso a Cerroni di assorbire in maniera forte tutto ciò che potesse servire alla sua formazione, in ogni esperienza fatta. Da quelle più classiche ha carpito le grandi basi della cucina, cotture, lavorazioni e materia prima. Da Mugaritz e Inkiostro ha respirato e fatto sua l’apertura mentale e il ragionare fuori dagli schemi con una visione futuristica e avanguardistica della cucina. Le tecniche e la padronanza dell’approccio all’ingrediente gli permettono quindi di osare proponendo una cucina concettuale ma accessibile che arrivi a chiunque e che porti nel piatto gusti riconoscibili. Una proposta gastronomica che parli una lingua chiara e comprensibile, ma semplice solo in apparenza. Mare e vegetale sono i punti cardine di una carta che viaggia tra territorialità, etica e sostenibilità. E non dimentica la carne. I suoi sapori sono concentrati, esplosivi, quasi essenze. Pochi gli elementi nel piatto, che arrivano al palato dritti, decisi. Come nel Carciofo, liquirizia e rosmarino. Anche l’internazionalità è un tratto distintivo della sua cucina, in grado di regalare un twist particolare ai piatti. Come per l’umami, un sapore a cui Cerroni è particolarmente legato, quella spinta di sapidità e glutammato che un brodo di dashi rende alla perfezione. L’ingrediente locale parla versiliese non attraverso ricette tradizionali, ma con un’in-terpretazione personale e contemporanea. Questo il suo modo di portare in tavola il territorio. Grande importanza, inoltre, hanno per lo chef la sostenibilità e il non spreco, intesi non solo come pratiche ambientali, ma come riflessione più ampia e complessa che ha a che fare con quello che riguarda i consumi e l’impatto con tutto ciò che lo circonda. Il ristorante è uno degli elementi di Villa Grey dove l’esperienza esclusiva si fonde con la semplicità. Accanto al corpo centrale della Villa, che comprende 19 camere, cinque anni fa è stata ristrutturata anche La Dimora, una dépandance dotata di quattro camere. Gli arredi sono sobri, moderni, molto leggeri. Nei materiali così come nei colori, che rimangono nella gamma dei toni che caratterizzano la Villa, nella parte interna ed esterna, e ogni stanza ha una propria anima e peculiarità, differente per ampiezza, vista, disposizione, ma affine a quello che è il fil rouge che disegna tutta la struttura. Di proprietà della famiglia Larini, l’hotel di Forte dei Marmi oltre al parco offre agli ospiti anche i Bagni con la spiaggia e 42 tende bianche attrezzate Francesco Torlaschi Il lusso sartoriale della sobria Villa Grey Dalla villa, al parco, al ristorante, la famiglia Larini vuole essere felice interprete dello “stilefortedeimarmi”. In cucina, stellata dal 2019, il nuovo executive chef Giovanni Cerroni propone un linguaggio chiaro e comprensibile. Semplice, ma solo in apparenza Villa Grey incarna a Forte dei Marmi lo stile del luogo, un misto di sobrietà ed eleganza, molto lontano da quello di altre chiassose mete di vacanza. L’albergo propone una villa con 19 camere e La Dimora, la dépendance frutto di una ristrutturazione che ospita altre quattro stanze con arredi moderni e leggeri. In alto, il Piccione, salsa alle erbe amare, rapa rossa e spugnole

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