N°148 Giugno Luglio

95 Food&Beverage | giugno-luglio 2023 passaggio, dando vita a un tempo fermo che dà risposta a tutto il tempo che si muove. Il principio fondante della ricerca di questo grande artista contemporaneo è il chiedersi chi fosse, tanto da incentrare la sua arte sulla ricerca di questa identità. Oltre l’inclusione dello spettatore nell’opera, Pistoletto vuole esprimere la rappresentazione delle dualità intrinseche nell’esistenza, come ad esempio lo statico e il dinamico, che scaturisce anche dal volere rendere vivo ciò che si realizza attivandolo tramite l’azione di chi ne fruisce, ma anche il dialogo tra l’immagine della foto e il mondo che si riflette nello specchio. Attraverso le varie modalità di creare, infatti, Pistoletto afferma che “nella diversità mi sono moltiplicato”, si può scoprire appunto che l’arte è “infinity”, cioè senza limiti. Particolare anche l’incontro tra classico e contemporaneo che ritroviamo nell’Etrusco, versione della famosa statua dell’Arringatore che ritrae Aulo Metello colto nell’atto dell’azione, simbolo dell’arte che deve indicare la nuova prospettiva di vita, ma soprattutto nel capolavoro del 1967, manifesto dell’Arte Povera, la Venere degli stracci. Una riproduzione in cemento e smalto della Venere con mela dello scultore ottocentesco Bertel Thorvaldsen è accostata a un grande mucchio di stracci e indumenti dismessi, posti in modo confuso sul pavimento. Lo spettatore, quindi vede di spalle questa bellissima statua classica, simbolo dell’armonia, con un insieme di cenci, e non può non riflettere sulle duplicità che coesistono come l’arte e la vita, l’eternità e la caducità, la precarietà e la stabilità, la bellezza senza tempo e la realtà della quotidianità con le sue esigenze e necessità, l’euritmia e l’informità. Un’opera di grande impatto espressivo e di incredibile lungimiranza che fa meditare anche sul tema dei rifiuti e del consumismo che da allora è diventata una problematica sempre più scottante e pericolosa. Un’arte, quella di Pistoletto, che incontra la realtà, che esce per strada e va nelle piazze, che dà forma al mondo, perché l’arte è un’idea, l’idea che ognuno si fa delle cose, in quanto non esiste arte senza idea. L’ALBERGO La romanità aristocratica dell’Hotel Vilòn La casa annessa al Palazzo Borghese, così come era conosciuta anticamente, nel cuore antico della città eterna nel rione Campo Marzio, riprende vita e diventa l’Hotel Vilòn grazie a un’accurata ristrutturazione che rende questo edificio storico della metà del XVI secolo un luogo ideale dove trascorrere il proprio soggiorno romano. È ospitato in un palazzo nobiliare della famiglia borghese sito in vicolo del Melagolo, una delle più antiche vie che portano al Tevere, in un angolo nascosto di pace che però si trova a pochi passi dai luoghi più noti di Roma, come piazza di Spagna e la Fontana di Trevi, in un’atmosfera che unisce storia e contemporaneità, visto i moderni servizi di cui è dotato l’hotel. All’interno di queste mura in cui si è fatta la storia ci sono diciotto stanze, tra suite e camere, decorate in stile retrò-chic, molto eleganti. Alcune di esse si affacciano sul meraviglioso giardino privato di Palazzo Borghese. Hotel Vilòn via dell’Arancio 69 00186 Roma tel. +39 06.878187 info@hotelvilon.com Ristorante Ponte e Parione via di Santa Maria dell’Anima 62 00186 Roma tel. +39 06.68192278 info@ponteparione.it IL RISTORANTE La cucina romana nel piatto al Ponte e Parione Nella zona di piazza Navona, il Ristorante Ponte e Parione ha un’atmosfera familiare che invoglia gli ospiti ad assaggiare piatti e dolci tipici romani realizzati con prodotti freschi, molto curati nei particolari. Tutto nel locale vuole raccontare la cultura della cucina romana senza tempo che spazia dai primi piatti classici, sempre graditi, come i Tonnarelli cacio pepe e fiori di zucca o le Fettuccine fatte da noi con polpette, ai secondi corposi e gustosi, tra i quali non possono mancare l’Abbacchio cotto al forno a legna con patate e i Saltimbocca, offrendo anche la possibilità di una pizza cotta sempre nel forno a legna. È possibile scegliere anche piatti di pesce, spaziando tra quelli classici, come il Risotto ai frutti di mare. Tutto è realizzato espresso e questo potrebbe comportare un po’ di attesa, ma sicuramente ne vale la pena per l’autenticità delle cucina.

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