N°149 Settembre Ottobre

66 Food&Beverage | settembre-ottobre 2023 rossi piemontesi fanno la parte del leone “elevata è anche la domanda di Borgogna. E comunque apriamo bottiglie anche di altre regioni, ma sul totale rappresentano una piccola parte”. Innovativa ed evocativa è la nuova carta dei vini de Il Desco. Conduce in un viaggio tra le etichette dei territori vitivinicoli storici e poi, come in un volo VX XQD FDUWD JHRJUDȴFD HVSORUD L YLQL HVSUHVVL GDL panorami, intesi come risultato del clima e della composizione dei terreni. E quindi si susseguono vini scaturiti da panorami oceanici e mediterranei, montani e vulcanici, compresi tra mari e monti e TXHOOL LQ FXL ª LPSRUWDQWH OȇLQȵXHQ]D GL ȴXPL H ODJKL “L’unicità di questa nuova carta vini -racconta Matteo Zanni- sta nel rendere il vino fruibile a un’ampia SODWHD GDQGR OD SRVVLELOLW¢ DO FOLHQWH GL D΍URQWDUH una scelta più consapevole e ai piccoli produttori di avere la stessa valenza dei grandi blasoni”. Particolare SPECIALE La Toscana, accanto al Piemonte, la fa un po’ da padrone nelle carte dei vini dei ristoranti e i nomi dei grandi cru hanno sempre spazio, come i Brunello di Val di Suga di Angelini Wines & Estates. Ma il cambiamento dell’atteggiamento della clientela va a vantaggio anche dei piccoli produttori VAL DI SUGA Il rigore di Poggio al Granchio e Vigna Spuntali Collocata a nord-est del Comune di Montalcino (Si), la Cantina Val di Suga si estende su un’area di 120 ettari, 55 dei quali vitati, divisi in tre zone diverse coltivate a sangiovese grosso. Tre esposizioni, tre realtà geologiche, tre terreni, restituiscono prodotti che rappresentano tre interpretazioni dissimili di Sangiovese, a testimonianza del valore di questi territori. Da queste zone nascono i tre grandi cru di Brunello Val di Suga: Vigna del Lago, Poggio al Granchio e Vigna Spuntali. Con l’annata 2018, a cinquant’anni dalla fondazione dell’azienda, si è proceduto a un rebranding che valorizzasse maggiormente la realtà ilcinese di Angelini Wines & Estates: il lettering è lineare ed elegante; lo stemma che racchiude il monogramma VDS (Val di Suga) insieme a un gioco di foglie di vite, è stato mantenuto come elemento di continuità, ma con maggior protagonismo. Lo stemma compare centrale sulle bottiglie di Rosso di Montalcino (di colore rosso) e Brunello di Montalcino (di colore viola), a rappresentare l’evoluzione del colore del vino nella sua maturazione. Poggio al Granchio è un Brunello di Montalcino di stile contemporaneo, che tiene insieme un’indole carnosa e solare con il nerbo terroso e silvestre tipico dell’area sud-est. Un carattere che anche nell’annata 2018 si coglie immediatamente al naso nel gioco di frutta matura e di sottobosco, balsami e spezie orientali, per poi svelarsi in una silhouette gustativa affusolata ed energica, progressiva e rigorosa, sorretta da una fitta spalla sapida e al contempo da una salda armatura verticale. Un Sangiovese di razza, che fa sentire forte e chiaro il suo timbro deliziosamente affumicato già in fase giovanile. Vigna Spuntali è un altro Brunello dal temperamento estroverso e gioioso, inconfondibile nel suo carattere che gli viene dall’area sud-occidentale. L’annata 2018 svela frutta ben matura, talvolta candita, spezie da concia, tabacco, radici, bacche di cacao: un’impronta aromatica quasi lussureggiante. L’identikit espressivo è certificato dalla tessitura dolcemente cremosa del sorso legata alla fitta struttura, al generoso abbraccio alcolico e alla morbidezza dei tannini. È senza dubbio il più orizzontale dei cru di Val di Suga, sostenuto nelle lunghe evoluzioni in bottiglia dalla ricca polpa fruttata e dal rigoglioso scheletro sapido. 5 dei rreni, ore di Vigna zasse de il à,

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