70 Food&Beverage | settembre-ottobre 2023 Napoli on the rocks. C’è fermento in città a proposito di mixology. Le recenti aperture stanno cambiando la scena del bere miscelato, oggi decisamente più varia e con autentiche punte di eccellenza. Dal centro storico alla collina del Vomero, da Chiaia al cuore della city dove ha aperto il nuovo Anthill dello chef stellato Giuseppe Iannotti, con roof top panoramico all’interno del Palazzo di Gallerie d’Italia. Sono insegne nuove come N’express, appena nato dal recupero di una vecchia macelleria in zona universitaria, ma anche investimenti ed espansioni di brand storici e consolidati come La Fesseria che ha da pochissimo inaugurato la sua terza insegna nel cuore elegante di Chiaia. Dal centro antico di Spaccanapoli, roccaforte del brand dal 2017, La Fesseria ha preso i locali del Ba-bar di via Bisignano e ha portato nel quartiere della Napoli chic la sua verve ironica e dissacrante e uno stile decisamente urban-underground. Pareti nere, guizzi di giallo (il colore del brand), scritte luminose e wall painting d’autore distinguono subito questo spazio dagli altri della zona, più salottieri e omologati alle tendenze del quartiere. Il progetto di interior design porta la firma di Marco Stradolini, dello Studio 400 gon di Napoli. Dalla sua fondazione, La Fesseria ha fatto della cultura street la propria ispirazione. Da qui una comunicazione irriverente e provocatoriamente unconventional, cifra stilistica del brand. La nuova Fesseria di via Bisignano nasce per essere diversamente cool. “Dimenticate il solito e preparatevi a vivere un’esperienza diversa, immersiva”, è la promessa della nuova apertura che dichiara di voler “creare comunità al di là di ogni genere e appartenenza, diffondere la cultura street, tra echi hip hop e nuovi linguaggi”. All’offerta beverage, il nuovo locale aggiunge anche una proposta food. Gli spazi lo consentono: 140 metri quadrati su due livelli. Bancone bar con distillati bene in vista al piano fronte strada con una manciata di tavolini, cucina al livello inferiore e una chicca nascosta, una secret room dove vige il divieto di foto. Dietro al bancone il team è giovane, scanzonato, coinvolgente, guidato da Davide Di Guida, classe 1992. Laurea in Storia all’Università di Napoli Federico II, Di Guida ha perfezionato le sue conoscenze alla Azoth Academy. Passione e tecnica si ritrovano nelle preparazioni home made e nei “twist on classic”. Il signature C’rot, ad esempio, è fatto con una cottura a bassa temperatura di una cachassa di carote piastrate. La miscelazione ha carattere: è cosmopolita, aperta alla sperimentazione. Il drink Faccia gialla, il più richiesto, omaggio a San Gennaro, patrono di Napoli, è un mix di gin limone, miele, chartreuse giallo: fresco, dissetante, estremamente piacevole. I signature cocktail sono raccolti nella carta Le forme del piacere e hanno nomi curiosi: oltre a C’rot, ci sono Sexy pummarola, Repubblica delle banane, Profumera, Hot line, Cattivi pensieri, Clementina in vetrina. La proposta di cucina, che è la novità di questa terza apertura, potremmo definirla fusion. La formula è quella delle tapas tra proposte local e internazionali come i Tacos Cocktail e fusion così vince La Fesseria NAPOLI Il locale di Chiaia trova ispirazione nella cultura street e si propone con una veste non convenzionale. La mixology ama la sperimentazione e la cucina spazia tra il locale e l’internazionale Federica Belvedere Rigorosamente abbigliato con la maglia del Napoli Campione d’Italia, il team de La Fesseria ha portato innovazione nel quartiere della Napoli chic con la sua verve ironica e dissacrante e uno stile decisamente urban-underground. Il locale è riuscito a imporsi distinguendosi dagli altri della zona a t B a d c “ f c
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