74 Food&Beverage | settembre-ottobre 2023 BIRRE Passeggiando verso l’antico Municipio di Lovanio ci si imbatte in una simpatica fontana di bronzo, la Fons Sapientae, meglio conosciuta con il nomignolo di Fonske. Opera dello scultore belga Jef Claerhout, che la progettò nel 1975 per i 550 anni dell’Università, raffigura una persona impegnata a leggere un libro e con una mano a versarsi dentro la testa un liquido. Secondo un’interpretazione maliziosa si starebbe riempendo la sua mente di birra. Progettata per il cortile della Facoltà di Psicologia doveva forse rievocare la ricerca e la conoscenza dell’Io; alla fine, però, il Fonske fu collocato tra il Grote Markt e Fochplein, nel centro storico, a due passi dalla Chiesa di San Pietro e dal vecchio Municipio. Fuor di metafora, questa simpatica scultura ci introduce a due realtà importanti di Lovanio, bella cittadina delle Fiandre: l’Università, con il suo bagaglio di ricerca e cultura secolare, e la rete di birrifici, taverne e birrerie dove assaggiare le birre belghe. Tra i marchi storici, Stella Artois fu fondata nel ’26 proprio a Lovanio, a una trentina di chilometri da Bruxelles. Oggi la ex fabbrica è stata trasformata in un quartiere di tendenza, il Vaartkom, a ridosso del fiume Dijle. L’azienda, invece, si è trasferita in un complesso più grande e funzionale (stellaartois.com). In centro, tra palazzi signorili e scorci pittoreschi, si trovano altri luoghi per l’assaggio, ad esempio il negozio di prodotti artigianali Leuven Leisure, piccola agenzia di turismo e gastronomia gestita da quattro giovani guide turistiche, che propongono visite culturali e tour tra i birrifici (leuvenleisure.com). Un altro indirizzo brassicolo è il Fiere Margriet, un caratteristico pub su due piani con interni di legno, targhe alle pareti, teste di cervo e altri animali, in un’atmosfera che profuma d’antico. Qui si può scegliere tra 350 birre belghe per ogni palato (Margarethaplein, tel. +32 (0) 478.620524). Tra i locali più gettonati c’è anche il Cafè Belge, un pub con un centinaio di birre (Oude Markt 35, tel +32 (0) 497.107206) e sul Grote Markt la cucina gourmet d’ispirazione fiamminga del Tafelrond, accompagnata da birre belghe e vini al calice (th4th.com/ en/tafelrond). Se però si vuole visitare un autentico birrificio, il Domus è l’ultimo aperto nel centro storico (domusleuven.be). In alternativa, a una ventina di minuti, nel villaggio di Neerijse, c’è il De Kroon, il birrificio artigianale di Freddy Delvaux, un’autorità nel mondo brassicolo belga (brouwerijdekroon.be). Dopo aver lavorato come mastro birraio per Stella Artois, insegnato all’Università come brewing scientist ed esperto di lieviti, nel 2013 ha rilevato questo birrificio del XIX secolo dove produce, oltre alle stagionali, tre birre: la Job, una bionda non filtrata dai sentori fruttati e note agrumate; la Super Kroon, una pale ale amber ottenuta da una fermentazione mista (almeno il 10% spontanea) secondo una vecchia ricetta, dai sapori caramellati con finale piacevolmente amaro; e infine la Delvaux, aromi floreali, note fruttate e sentori tropicali. A venti minuti d’auto da Bruxelles, a sud est tra i fiumi Senne e Dendre, la regione del Pajottenland è una fertile zona agricola conosciuta per la Lambic, birra a fermentazione spontanea da cui si ottiene anche l’aspra e acidula Oude Geuze, grazie anche alla presenza di particolari lieviti autoctoni, responsabili Massimiliano Rella Il Belgio brassicolo fra Super Kroon e Lambic Si parte da Lovanio per un tour alcolico fra vecchi birrifici, marchi storici e zone agricole dai lieviti particolari. Con prodotti che fermentano in bottiglia e il ritorno della Oude Geuze Il centro di Lovanio ospita alcuni birrifici frutto di cultura e tradizione brassicola che fanno parte della storia della città belga. L’offerta turistica comprende anche un tour tra i birrifici alla scoperta delle numerose etichette vanto della produzione locale. Nella foto, la chiesa di San Pietro e l’antico Municipio, simbolo della città
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