88 Food&Beverage | settembre-ottobre 2023 Se “volere è potere” è un’affermazione troppo semplicistica per essere generalizzabile, a volte però si rivela esatta e capita che a qualcuno “calzi a pennello”. Davide Anzaldi, titolare di @Home, cocktail bar di Como, è certo uno che sa cosa vuole. Non per niente si definisce “testardissimo”, eppure il suo racconto rivela altro. Ferma restando la forza di volontà, è una carriera che parla di curiosità, umiltà e spirito di sacrificio. Di orizzonti sempre nuovi e capacità di sognare. Testardo sì, ma anche romantico. Dote che più di ogni altra gli permette di andare avanti. “Mi muove la fame -dice di sé- di scoprire, di conoscere”. Ogni tre anni, afferma, qualcosa lo porta a cercare il cambiamento. Allo stesso tempo, però, ha conservato un legame forte con la sua città e ancora più intenso con la famiglia. Quando si è lanciato nell’avventura @Home, otto anni fa, ha voluto accanto il fratello e la madre e, anche se nel tempo le strade si sono divise, questo la dice lunga. Del resto, romantico e testardo, ma per niente avventato. Prima di trasformare passione e talento per l’ospitalità in attività imprenditoriale, è passato attraverso esperienze selezionate, in un’ottica verticale di crescita. Forse perché a questo mestiere è arrivato come tanti per caso, da studente, ma, come pochi, quando è scoccata la scintilla, ha capito che l’improvvisazione non sarebbe stata sinonimo di successo. Affascinato dal lavoro in sala e dal rapporto con il cliente, è cresciuto grazie a colleghi che gli hanno trasmesso quella sorta di “dipendenza” che scatta in poche altre professioni. La passione che porta, anche nel tempo libero, a frequentare il locale dove lavori (o quelli degli altri). Dal 2003 è stato bartender nei locali più all’avanguardia e ha seguito corsi che fornissero le basi su cui costruire la propria figura professionale. “Per il resto -sorride- il segreto di questo lavoro è rubarlo. Servono linee guida da cui partire, poi si tratta di curiosità e pazienza”. Oggi, imprenditore, formatore ricercato e blasonato, Anzaldi conferma che non basta saper miscelare bene per aprire un locale. “Nel 2010 ho assunto la gestione completa di una sorta di club. Avevo dietro una proprietà disposta a rischiare. Mi ha permesso di mettermi alla prova, risparmiandomi le ansie da proprietario, ma mostrandomi quali sono, e cosa vuol dire assumersi certi oneri e prendere determinate decisioni. Lo consiglio a tutti”. Motivo per cui, non sazio, si è rivolto anche all’hotellerie, lavorando in uno degli alberghi di lusso del litorale lariano e, solo a quel punto (forte di un master in Food and Beverage Management), ha dato vita al progetto @Home. “Siamo cambiati negli anni, il locale e io. La differenza con il passato è che cambio dall’interno di questo progetto”. Mai sazio, dunque. Eppure, chissà, la generosità intellettuale che lo distingue lo spinge sempre più verso l’insegnamento. Anche se @Home resta porto fermo da cui salpare e a cui fare ritorno. SPIRITBARMAN Titolare di @Home, cocktail bar di Como, si innamora del bancone, ma studia, frequenta un master in food and beverage management e ama il cambiamento Manuela Caspani Il testardo Davide da bartender a imprenditore IL COCKTAIL Tokyo (rivisitazione Whiskey Sour) 45 ml japan blended whisky 30 ml umeshu 5 ml supasawa 30 ml sciroppo the matcha 10 ml albume Tecnica: shake and strain; bicchiere Old fashioned; ghiaccio cubo gigante. Garnish: spolverata di tè matcha, germogli freschi
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