90 Food&Beverage | settembre-ottobre 2023 A volte il destino sembra segnato in un nome. Quello di Massimiliano Magnifico fa pensare a manifesti da Belle Epoque, lettere campeggianti, stampe disseminate per la città ad annunciare uno spettacolo eccezionale. Che sia illusionista o domatore di leoni... Del resto, nomen omen ritenevano gli antichi. Sarà per questo che Massimiliano Magnifico è stato, fin da ragazzino, per gli amici, semplicemente Mag. Che poi è diventato Mago, il Mago, Magico, The Magic, e chi più ne ha più ne metta. Ecco perché quando Massimiliano ha aperto il suo bar, scovando locali dismessi nella cittadina di Carate Brianza (Va), il nome era già deciso: Mag’s. D’altra parte, questa è una storia che di fiabesco ha parecchio, a partire dalle origini, perché il titolare discende da una famiglia di giocattolai girovaghi e giocattolaio è stato per buona parte della vita. Nell’era dei centri commerciali e degli acquisti in rete sembra un mestiere d’altri tempi, proprio come il mago, l’illusionista, il direttore del circo. Strano, invece, che ci paia concreto tutto ciò che è nel non-spazio della rete. O raccolto in uno schizofrenico contenitore per persone dove afferrata la bottiglia del latte basta girare l’angolo per trovare la scatola della Barbie. Da Mag’s è diverso. Sarà che Massimiliano e la moglie Armanda hanno visitato la prima volta il posto senza nemmeno l’impianto elettrico, alla luce di una torcia. Sarà che quello spazio, così centrale da affacciarsi su una piazza alberata, circondato dagli uffici comunali, da una banca, dalla stazione di polizia, in realtà non si vede. Si scopre. Dove parrebbe esserci l’entrata di un palazzo, leggermente più basso del manto stradale, in un angolo incastonato dal verde che incornicia muretti e pilastri, appare, come per magia, il piccolo dehor così inaspettato da far pensare a un salto indietro nel tempo. Varcare l’ingresso è un’altra sorpresa che ha in comune con l’esterno le piante che fanno capolino tra gli arredi, tutti diversi, dove la luce soffusa lega tra loro lampade Liberty, orologi da antica stazione ferroviaria, divani di velluto e poltrone di pelle, tavolini di legno e stampe che evocano viaggi, ricordi, film e sogni. La stessa sensazione di chi da bambino ha provato, anche solo leggendo, l’emozione di scoprire un’antica soffitta dove si conservano, in ordinato disordine, oggetti, ricordi, scatole. Come un piccolo palco chiude lo sfondo il banco bar, dove si muove, ballerino e giullare, Massimiliano, Mag. Il mago, il giocattolaio, il sognatore. Guizzante, come lo sguardo azzurro dei suoi occhi, pronto a rivolgere un sorriso a chi entra mentre prepara un caffè, a salutare con calore chi esce, ad accompagnare con un gesto chi deve scegliere un tavolo. Non si perde niente. È dappertutto. Ma come in ogni magia che si rispetti, il trucco c’è; per Massimiliano si chiama famiglia, in primis Armanda e i due figli, Marco e Micol, ma non ultimi Magica Tina e Magico Riccardo che lo affiancano per le colazioni e il light lunch. A completare la famiglia, le due coppie di musicisti che si alternano nelle serate con musica dal vivo, Magici Valentina ed Emanuele e Magici Veronica e Dino. Lo spazio che, alla luce di una torcia, Massimiliano ed Armanda hanno visto per come sarebbe stato, prosegue scendendo una scala che apre alla sala Manuela Caspani LOCALI Massimiliano e la sua famiglia così il Mag’s diventa casa Un locale di successo a Carate Brianza arredato anche con oggetti personali tra credenze della nonna e regali di nozze. E un team affiatato dove pure i figli hanno un proprio ruolo L’arredamento del Mag’s riunisce lampade Liberty, orologi da antica stazione ferroviaria, divani di velluto e poltrone di pelle, tavolini di legno e stampe che evocano viaggi, ricordi, film e sogni. È la scelta di Massimiliano e Armanda Magnifico che hanno voluto rendere familiare l’atmosfera del locale di Carate Brianza
RkJQdWJsaXNoZXIy NTUwOQ==