N°150 Novembre

21 Food&Beverage | novembre 2023 DISTILLATI Botaniche dal mondo per Ballor 100 La famiglia Bonollo di Padova arricchisce la gamma Ballor con il nuovo Ballor 100. Ricco e avvolgente, sfodera la complessità di 100 speciali essenze provenienti dai cinque continenti bilanciate dai liquoristi di Casa Ballor secondo la più autentica tradizione erboristica. I master blender hanno selezionato le botaniche più esotiche: erbe aromatiche, spezie e radici. Con Ballor 100 il viaggio sensoriale presenta note sempre diverse: amaricanti grazie a rabarbaro, genziana, assenzio, china, angostura; balsamiche con menta e lemongrass; speziate grazie a cannella, pepe garofanato, curcuma, pepe di Cubebe, mirra; vegetali per il fieno greco. Ballor 100 è un liquore di carattere: da gustare liscio e freddo, sprigiona in purezza la sua complessità aromatica, ma è ideale anche in miscelazione. VALDOBBIADENE Est e Ovest, Prosecco Superiore delle Sorelle Bronca La valorizzazione delle singole peculiarità del territorio e la sostenibilità sono i caposaldi dell’azienda Sorelle Bronca fondata dalle sorelle Antonella ed Ersiliana Bronca. A Colbertaldo, frazione di Vidor (Treviso), nel cuore della Denominazione Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, la cantina produce le etichette Est Brut e Ovest Extra Dry, Valdobbiadene Prosecco Superiore con due identità diverse, rappresentando ciò che guida il lavoro di Sorelle Bronca: la volontà di enfatizzare le caratteristiche delle diverse aree della Denominazione attraverso progetti di microzonazione e la ricerca dell’armonia e dell’equilibrio nei vini, assecondando le peculiarità dei terreni in cui si trovano i vigneti. Est Brut ha origine in vigneti situati nell’area di Conegliano, è fresco, elegante e di grande piacevolezza armonica, caratterizzato da un’equilibrata acidità e una buona sapidità. Ovest Extra dry, invece, prende vita dalle uve allevate sul versante di Valdobbiadene: propone una composizione olfattiva vivace e complessa, caratterizzata da sentori floreali e fruttati. L’equilibrio tra acidità e tenore zuccherino conferisce al vino armonia e profondità esaltandone la complessità aromatica. EMILIA ROMAGNA Mattaglio Brut Rosé 2018 di Cantina della Volta Debutta la prima etichetta della nuova selezione Specialist: pensata e ideata dall’azienda modenese Cantina della Volta di Bomporto per gli appassionati del metodo Classico. Mattaglio Brut Rosé 2018 è ottenuto da uve pinot nero coltivate nel vigneto collinare di Riccò di Serramazzoni (Mo), a 650 metri di altitudine, sul versante modenese dell’Appennino tosco-emiliano. “La nuova versione del Mattaglio esprime al meglio le grandi doti di complessità che il pinot nero è in grado di dare nella versione metodo Classico rosé -spiega Christian Bellei di Cantina della Volta- Le uve sono state vendemmiate a mano e la pressatura soffice ha consentito di ottenere un mosto fiore di grande eleganza, mentre la macerazione sulle bucce per 12 ore ha donato affascinanti sfumature. Poi il vino ha riposato per 48 mesi sui lieviti”. Mattaglio Specialist Brut Rosé 2018 ha un profilo olfattivo compatto e seducente che mette in risalto le note di piccoli frutti rossi e ciliegia e quelle floreali e di erbe officinali. In bocca è avvolgente, levigato, cremoso, con una bellissima trama fruttata; presenta una raffinata mineralità che fa da spalla all’acidità con un finale di ottima persistenza. La gradevolezza e la profondità gustativa ne rappresentano la vera essenza. ALTO ADIGE Tres Riserva 2016 di Cantina Kurtatsch Ridefinire i limiti del possibile: questa era l’aspirazione quando è stato creato Tres della cantina Kurtatsch dai vigneti della zona Brenntal identificati come i migliori di Cortaccia (Bz). Grazie alle notevoli differenze di temperatura tra giorno e notte e ai terreni ideali per le tre varietà si crea una cuvée alpino-mediterranea distintiva: merlot (70%), cabernet franc (25%) e 5% cabernet sauvignon. Tres Alto Adige Merlot Cabernet Riserva Doc 2016 è frutto della fermentazione in tini di legno, affinamento in barrique di rovere francese per 15 mesi con permanenza in botte grande di rovere per nove mesi e in bottiglia per almeno 4 anni. Per esprimere al meglio il valore del vino e il legame con il terroir, ogni bottiglia è dipinta a mano dall’ artista altoatesina Carmen Maria Alber utilizzando come colore il terreno dei vigneti d’origine delle uve. L’annata 2016 mostra Milla, la parete di roccia dolomitica su cui si erge Kurtatsch.

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