22 Food&Beverage | novembre 2023 COMPETIZIONI A Nelson Freitas il Premio S.Pellegrino Young Chef Lo chef portoghese Nelson Freitas ha vinto il Premio S. Pellegrino Young Chef Academy 2023. Dopo due anni di competizioni, i 15 finalisti regionali si sono sfidati nella Grande Finale a Milano che ha permesso a Nelson Freitas di conquistare la giuria con il suo signature dish Triglia rossa croccante, riccio di mare e aglio nero fatto in casa, ideato in collaborazione con il suo mentore Felipe Carvalho (insieme nella foto). La giuria formata da chef internazionali ha elogiato il concorrente portoghese per le sue competenze di alta cucina, la selezione attenta degli ingredienti e l’estetica del piatto, oltre alla forza dei messaggi che ha saputo trasmettere. Una creazione che profuma di oceano e che vede protagonista il pesce, di cui viene utilizzata ogni parte. Insieme ai vincitori delle edizioni precedenti di S.Pellegrino Young Chef Academy, Freitas ha ora l’opportunità di elevare ulteriormente il proprio talento e contribuire all’evoluzione della gastronomia. FOODVALLEY COMPLEANNI Roggio del Filare festeggia 30 anni Ha festeggiato 30 anni dalla prima vendemmia Roggio del Filare, l’etichetta ammiraglia e firma distintiva di Velenosi Vini, premiato ancora una volta con i Tre Bicchieri della Guida Vini d’Italia del Gambero Rosso. Il Rosso Piceno Doc Superiore, montepulciano (70%) e sangiovese (30%), si presenta con un colore rosso rubino vivo, con lievi riflessi granati. Il naso si apre subito, intenso e di grande complessità, con la nota speziata di chiodo di garofano che emerge in un bouquet dove spiccano aromi di frutti maturi come prugna e ciliegia. Ma è in bocca che l’identità del Roggio si rivela in tutta la sua forza: vellutato nella polpa, possente nella trama, dall’equilibrio tannico perfetto, fruttato e speziato. Un finale persistente, corposo e armonico. Per celebrare l’anniversario Angela Velenosi, insieme alla figlia Marianna e all’enologo Filippo Carli, ha organizzato a Milano una degustazione verticale di cinque delle annate più importanti al Pellico 3, ristorante fine dining del Park Hyatt Milano. 2002, 2007, 2012, 2016, 2020: la batteria scelta dal team Velenosi per evidenziare le peculiarità di Roggio del Filare nel suo percorso evolutivo. La 2002 è stata scelta per il grande potenziale di longevità espresso; la 2007 per la sua freschezza, che diventa solidità guardando al futuro; la 2012 rappresenta il vino della maturità; la 2016 è concretezza e potenza; la 2020 è il neonato di casa, un vino pronto già oggi, ma che riserverà sorprese. Alla degustazione è seguito l’aperitivo firmato Grand Cuvée Gold, metodo Classico che affina sui lieviti per almeno 10 anni, e il pranzo in cui Guido Paternollo, executive chef del Pellico 3, ha abbinato la sua proposta gastronomica: Rêve Offida Docg Pecorino 2021 con Patata soffice, battuto di gamberi e bisque al curry; Ludi Offida Dcog Rosso 2020 con il Riso Riserva San Massimo mantecato al mascarpone con ristretto di Civet, e il Filetto di manzo alla royale con tartufo nero con Verso Sera Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo Docg 2021. Il finale ha visto protagonista Visciole Top abbinato a la Tarte fine al cioccolato e sorbetto al lampone. DOLCI Panettone limited edition firmato Iyo Group Un panettone con impasto classico, ma dalla personalità spiccata, è la proposta non convenzionale di Iyo Group. Prodotto in edizione limitata, è solo l’ultimo passo di un percorso cominciato nel 2014 quando Iyo è stato il primo ristorante giapponese in Italia a inaugurare la partita di pasticceria e a realizzare internamente i propri dessert. Dal 2019 a dirigere la squadra è arrivato Luca De Santi che ha creato una pasticceria contemporanea, identitaria e in linea con la filosofia del ristorante. La versione 2023 è un panettone classico con albicocche candite e yuzu. “Un panettone in cui all’impasto, invece di mettere arance, limone o vaniglia, abbiamo aggiunto della pasta di yuzu candito, il piccolo agrume dorato, acidulo e fresco che spesso ritorna nei piatti e dei dessert del ristorante -spiega De Santi- Utilizziamo un cioccolato bianco allo yuzu che ne conserva appieno il profumo e il tocco di esotico. Fondendosi nell’impasto lo rende soffice, aromatico, piacevolmente goloso, ma comunque molto elegante”.
RkJQdWJsaXNoZXIy NTUwOQ==