33 Food&Beverage | novembre 2023 VENDITE La pasticceria Cucchi alla famiglia Monti Cambia la proprietà del Caffè Cucchi, storica pasticceria milanese aperta nel 1936. Oggi guidata dalle figlie di Cesare Cucchi, Laura e Vittoria, il locale è stato ceduto alla famiglia Monti. Ora saranno Elena e Giulia Monti, entrambe pasticcere, a gestire il locale che manterrà la struttura attuale di caffè pasticceria, magari tornando a proposte più classiche rispetto a quelle attuali. Il locale rimarrà sempre focalizzato sull’aperitivo, classico rito milanese, con i cocktail classici e altre proposte, mentre dovrebbe essere rafforzata la proposta food per il pranzo con l’offerta di piatti caldi e proposte più veloci per il classico business lunch. La decisione di vendere è arrivata da una parte per la normale stanchezza dopo anni di attività alla quale si sono aggiunte le difficoltà post Covid come il reperimento del personale e la gestione con dipendenti di lunga data che chiedevano di evitare di lavorare nel weekend e alla sera. SALUMI Rovagnati investe in ricerca e sviluppo Rovagnati prosegue nel suo piano di investimenti triennale da 11 milioni di euro in ricerca e sviluppo che ha quattro obiettivi: internazionalizzazione, sviluppo di prodotti senza nitriti, packaging sostenibile, efficientamento dei processi, informatizzazione degli stabilimenti e tracciabilità. Il progetto è stato approvato e finanziato dal ministero nell’ottica di consolidare l’impegno dell’azienda verso il miglioramento continuo della propria offerta. Rovagnati vive da anni una forte espansione internazionale e oggi esporta in più di 20 Paesi, con particolare focus su Francia, Belgio, Germania, Svizzera e Stati Uniti. L’investimento sarà strategico sia per lo sviluppo di prodotti in grado di far presa sui mercati esteri, sia per il potenziamento dello stabilimento produttivo di Vineland (Usa) inaugurato nel settembre 2021. ACQUISIZIONI Fine Food compra Savini Tartufi Il fondo di Private Capital Italian Fine Food, promosso da Avm Gestioni Gestore EuVeca, società benefit con l’obiettivo di valorizzare le eccellenze regionali del food made in Italy, ha concluso l’acquisizione all’80% di Savini Tartufi. L’operazione costituisce un primo tassello per la creazione di un campione del fine food italiano. Capofila del progetto è la toscana Savini Tartufi che negli ultimi cinque anni ha raggiunto stabilmente un fatturato aggregato di oltre 10 milioni di euro, esportando il 65% circa della propria produzione in 40 Paesi. Savini produce e commercializza prodotti di alta qualità a base di tartufo: dai tartufi freschi, frutto della ricerca di 650 cavatori, a quelli conservati, da gustare in fette, in paté o in salamoia, fino a salse e condimenti. Savini Tartufi commercializza inoltre anche altri prodotti a base di tartufo come formaggi, olio, pasta, e riso. Nella foto, l’Amministratre delegato Cristiano Savini. STRATEGIE A Illva Saronno Holding G&P e il brand Alvena Illva Saronno Holding Spa, multinazionale dalla forte diversificazione strategica di business e leader nel mondo degli alcolici, continua la sua strategia di ampliamento con l’acquisizione di una quota di maggioranza dell’azienda G&P e del brand Alvena. L’accordo nasce sia in coerenza con la visione strategica di far diventare Disaronno Ingredients il punto di riferimento di eccellenza del settore dei gelati artigianali, con l’obiettivo di garantire un servizio di maggiore qualità controllando tutta la catena del valore fino alla distribuzione finale. Grazie all’acquisizione, Disaronno Ingredients espande inoltre il proprio portafoglio con il brand Alvena, riconosciuto per una grande attenzione alla salute con prodotti innovativi, oltre che prodotti free from, tutti senza glutine. Illva Saronno Holding aveva acquisito già negli anni ’90 aziende leader tra cui Prodotti Stella Spa e Montebianco Spa, creando Disaronno Ingredients Spa nel dicembre 2021. Nella foto Aldino Marzorati, Amministratore delegato di Illva Saronno Holding Spa, con Marco Casol, Amministratore delegato di Disaronno Ingredients.
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