N°150 Novembre

38 Food&Beverage | novembre 2023 Barbara Amati Il Malbec 2021 nasce dove la terra incontra il cielo TERRAZAS DE LOS ANDES La storia di Terrazas de los Andes racconta di persone visionarie e coraggiose, capaci di decisioni audaci, in un’epoca in cui il poten- ]LDOH GL YLQLȴFD]LRQH GHOOȇ$UJHQWLQD QRQ HUD DQFRUD conosciuto. Se oggi questo territorio è acclamato in tutto il mondo, la prima Maison a valutare la SRVVLELOLW¢ GL SURGXUUH YLQL H΍HUYHVFHQWL LQ VWLOH francese in Argentina è stata Moët & Chandon, già nei lontani anni ’50 del secolo scorso, in un’epoca in cui nella regione esistevano poche o addirittura nessuna infrastruttura. Nei primi anni ’90, Jean-Pierre Thibaud, allora presidente del Gruppo in Argentina, intuì che la regione di Mendoza avrebbe potuto fornire vini fermi di livello internazionale per il mercato locale e per l’export. Nel 1991 prese contatto con l’enologo francese Hervé Birnie-Scott, invitandolo a visitare e valutare i terroir di altissima quota, caratterizzati da un clima freddo, sulle “terrazze” della cordigliera delle Ande; gli suggerì anche di cercare un monovitigno FKH SRWHVVH HVSULPHUVL FRQ UDɝQDWH]]D /ȇHQRORJR FKH DYHYD JL¢ HVSHULHQ]D GL YLQLȴFD]LRQH LQ climi freddi a Sancerre, nella regione di Victoria e sulla costa settentrionale della California, accettò OD VȴGD Ȋ+R GRYXWR ULVSRQGHUH FRQ IRU]D DOOH FRQdizioni locali e considerarle con occhi nuovi -ricorda- All’epoca, si produceva ovunque un pesante vino da tavola, proveniente da terreni molto ricchi. Il mio obiettivo era produrre un vino dal colore fresco e brillante con una vivace purezza fruttata le cui uve provenissero dalle zone più fredde, rivelando così la magia della montagna”. Sono i primi anni ’90, quando Hervé Birnie-Scott, soprannominato dai locali “el loco frances”, si avventura nelle caratteristiche “terrazze” d’alta quota delle Ande ancora inesplorate: luoghi magici, di incomparabile bellezza e vastità in cui svettano cime maestose, luoghi in cui la terra incontra il cielo. Munito unicamente di un altimetro che risaliva alla Prima Guerra Mondiale (ancora oggi custodito come una reliquia), della sua vasta esperienza di viticoltura in climi freddi e di un’idea lungimirante, l’enologo intende FUHDUH YLQL QXRYL FKH UDFFRQWLQR OD VSHFLȴFLW¢ GHO luogo, coltivando le pendici più estreme di quelle magiche montagne. Catturare il gusto puro e fresco delle Ande: è questo l’obiettivo che lo spinge per cinque anni a setacciare ogni pendio, leggenGR DWWHQWDPHQWH OH FDUWH WRSRJUDȴFKH H VDOHQGR sulle multiformi terrazze di montagna che oggi danno il nome a Terrazas de los Andes. Nel 1994 Roberto de la Mota, amico argentino e grande conoscitore del terroir di Mendo- ]D QRQFK« ȴJOLR GL 5D¼O GH OD 0RWD FRQVLGHUDWR LO SDGULQR GHO UDɝQDWR 0DOEHF DUJHQWLQR VL associa a lui in quest’avventura. Nel corso delle loro esplorazioni scoprono Las Compuertas, un vigneto di Malbec situato nella regione di Luján de Cuyo. Si tratta di uno dei pochi vigneti originali di alta quota ancora vivi dall’inizio del secolo scorso: era infatti stato piantato nel 1929. La sua bellezza e maestosità li incanta e ne riconoscono immediatamente il potenziale. Nella stessa zona, sempre nei primi anni ’90, Terrazas aveva acquistato un altro vigneto, Los Aromos, diventato poi iconico a Mendoza per il Cabernet Sauvignon. “Eravamo sicuri della superiorità dei vigneti di alta quota; non potevamo contare su fornitori esterni e quindi abbiamo continuato ad acquistare terreni per piantare le viti e raggiungere una massa critica di uve da clima freddo -sottolinea Hervé Birnie-Scott- Nella Valle di Uco, originariamente, c’erano frutteti e alcuni vigneti, ma erano stati estirpati negli anni ’70 e ’80. Nel 1994 abbiamo riportato la coltivazione delle viti in questa valle. Siamo stati i primi a piantare vigneti a 1.230 metri di altitudine, a Gualtallary”. Una viticoltura estrema, per la quale il rischio era che le uve potessero congelarsi in inverno, ma gli eccellenti risultati di questo esperimento hanno incoraggiato la Tenuta ad acquistare ancora altri terreni in questa valle così promettente. /ȇ«TXLSH KD ODYRUDWR DQFKH SHU DɝQDUH H ULGHȴQLUH OH SURFHGXUH GL YLQLȴFD]LRQH LQ $UJHQWLQD sostituendo le tecniche più obsolete con pratiFKH HQRORJLFKH SL» UDɝQDWH SURYHQLHQWL GDOOD Le terrazze delle Ande hanno altitudini vertiginose, in cui svettano cime maestose: sono luoghi magici, di incomparabile bellezza e vastità dove la terra incontra il cielo. Il primo a osare di piantare viti qui è stato l’enologo francese Hervé Birnie-Scott che ha trovato territori adatti per “catturare” il gusto fresco e puro delle Ande da trasferire nei vini

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