41 Food&Beverage | novembre 2023 bocca è fresca e lucida, con una buona tensione e lunghezza. Oggi, Terrazas de los Andes copre un mosaico PR]]DȴDWR GL ROWUH VLQJROH WHUUD]]H GL YLWL LQ alta quota, che producono uve pure al 100%, irrigate con precisione e sostenibilità utilizzando acqua di ghiacciaio incontaminata. E, in azienda, tutti si considerano responsabili di conservare questo fragile ecosistema e si impegnano a essere i Custodi della Vita della Montagna. In piena sintonia con la natura circostante, intendono liberare e tutelare la magia di questo luogo in cima al mondo, adottando un sistema agricolo rigenerativo e biologico, preservando la preziosa acqua glaciale, e supportando la locale comunità andina e i propri dipendenti. “Ogni goccia d’acqua è fonte di responsabilità per noi, un obbligo -spiega Hervé Birnie-Scott- Abbiamo anche compreso che i terreni di Mendoza stavano diventando sterili a causa dell’eccessiva lavorazione del suolo. È molto facile uccidere la vita del suolo in un clima desertico”. L’agricoltura rigenerativa garantisce, invece, un suolo sano in cui la vegetazione trasforma l’energia del sole in sostanza organica. “Per me la vegetazione autoctona intorno al vigneto sta assumendo la stessa importanza delle viti: è tutta questa energia catturata dalle loro foglie e dalla vegetazione circostante che va ad alimentare nuovamente il terreno”. Così, l’azienda ha avviato il progetto I Custodi della Vita della Montagna che va oltre ai vigneti per spaziare dai ghiacciai VXOOH FLPH GHOOH PRQWDJQH ȴQR DOOH SURFHGXUH GL YLQLȴFD]LRQH H DOOH FRPXQLW¢ LQ FXL OȇD]LHQGD RSHra. Sono cinque i pilastri su cui si fonda il progetto: conservare le risorse naturali di alta quota, cioè ottimizzare il consumo di acqua, condurre una viticoltura biologica e rigenerativa, promuovere la biodiversità; ridurre l’impatto climatico Catturare il gusto puro e fresco delle Ande è l’obiettivo che ha animato Hervé Birnie-Scott che per cinque anni ha esplorato ogni pendio andino fino a trovare luoghi adatti in cui piantare le viti: “Eravamo sicuri della superiorità dei vigneti di alta quota e siamo stati i primi a piantare vigne a 1.230 metri di altitudine”. Una viticoltura estrema, ma gli eccellenti risultati hanno incoraggiato la Tenuta ad acquistare ancora altri terreni. Qui nascono vini come il Malbec, fresco e intensamente fruttato, con aromi di frutta nera e rossa come mora, prugna e fragola, insieme alle tipiche note di viola e spezie di montagna: vibrante e stratificato al palato, con una buona tensione e lunghezza
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