N°150 Novembre

57 Food&Beverage | novembre 2023 SPECIALE Abbiamo bisogno di felicità e le bollicine sono capaci di regalarcela. E se sembrasse esagerato ed eccessivo parlare di felicità, nessuno può negare che a berne si gode di una leggerezza ȴQH FRPH LO ORUR SHUODJH 6L SRWUHEEH DUULYDUH D GLUH che sono capaci di conferire la percezione di sé e degli altri nell’istante stesso in cui si vive. Insomma, di creare la magia di vivere solo nel presente. Forse è solo l’opinione di chi le ama, ma è riconosciuto che portino gioia e facilità d’incontro di cui la necessità si è fatta più forte dopo l’isolamento dettato dalla pandemia. Ecco che gli spumanti sono il vino che meglio rappresenta il nostro tempo. Il vino più contemporaneo. Produzione e consumi di spumanti in Italia continuano a crescere. Secondo i dati di imbottigliaPHQWR UDFFROWL GDJOL 2UJDQLVPL GL FHUWLȴFD]LRQH dall’Osservatorio Uiv-Vinitaly, nel 2022 la produzione KD VȴRUDWR TXRWD XQ PLOLDUGR GL ERWWLJOLH PLOLRni) e le bottiglie consumate sul mercato interno, segnando un +1%, si sono attestate a 284 milioni con un -3% nel circuito retail e un +5% in quello della ristorazione-bar. La quota delle bollicine sul totale vino ha toccato il 13,5% (era al 9% nel 2015), con il Prosecco, come è ormai d’abitudine. grande protagonista delle vendite con il 44% di quota volume. Tuttavia, sono gli spumanti Charmat “generici” a vincere nella Grande distribuzione organizzata (+13%) e nei discount (+22% annuo), forse anche perché l’inflazione si sente. Comunque, questo DQGDPHQWR LQGLFD FKH FRQWLQXD DG D΍HUPDUVL XQ QXRYR PRGR GL FRQVXPDUH VSXPDQWH ȴQR DO i consumi si concentravano per il 40% nel periodo natalizio. Attualmente, invece, d’estate si consuma quasi il 30% del totale e da dopo Natale alla primavera la quota supera il 30%. A confermare il cambiamento delle abitudini di consumo è Roberto Anesi, Miglior Sommelier d’Italia 2017 dell’Associazione italiana sommelier, nelle sue vesti di sommelier e ristoratore nel suo El Pael a Canazei (Trento) che porta avanti in prima persona insieme alla moglie Manuela. “Una volta era impensabile che il cliente chiedesse uno spumante per accompagnare tutto il pasto, mentre adesso capita spesso. Non solo. Oggi di frequente accade il contrario, la bollicina è protagonista e determina la scelta dei piatti -racconta- In Italia c’è una forte tendenza a consumare vini sempre meno dosati da parte di esperti e appassionati, mentre gli altri consumatori sono ancora molto legati alla categoria brut, perché è più ‘accomodante’ essendo più morbida e quindi meno impegnativa”. Viene da chiedersi se il “fenomeno spumanti” sia una “bolla” passeggera R VL WUDGXUU¢ LQ D΍H]LRQH FRQVROLGDWD FRUURERUDWD da una crescita della conoscenza della tipologia. “Credo senz’altro di poter dire che è cresciuta la cultura delle bollicine, perché spesso la clientela FKLHGH VSXPDQWL VSHFLȴFL ULVSRQGH $QHVL FRPH ad esempio Trentodoc, Franciacorta, Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore. Quindi c’è una conoscenza sicuramente più alta rispetto a qualche anno fa in termini generali. E poi ci sono gli estremi: coloro che conoscono tutto e coloro che non conoscono niente. Aggiungo che l’attenzione verso le bollicine da parte dei giovani è davvero elevata. Credo che i social abbiano contribuito molto alla loro notorietà attraverso un meccanismo di emulazione di personaggi noti, come ad esempio cantanti e calciatori, che aprono bottiglie importanti. Ci sono ragazzi che a cena preferiscono bere una sola bollicina rinomata e costosa, piuttosto che tre bottiglie SHU OD VWHVVD VSHVD (G ª VLJQLȴFDWLYD DQFKH XQȇDOWUD WHQGHQ]D FKH VL VWD D΍DFFLDQGR OȇDEELQDPHQWR GHOOH bollicine con la pizza che ai giovani piace molto”. Fenomeno questo molto probabilmente collegato alla diffusione delle cosiddette “pizze gourmet” che in molti casi hanno dignità, e prezzi, di vere e proprie proposte gastronomiche di livello. Per molti consumatori gli spumanti poco dosati e “semplici” sono e sono stati una sorta di via di accesso al mondo del vino grazie alla loro facilità di approccio e al grado alcolico contenuto. Dunque i giovani appassionati di bollicine potrebbero rappresentare nel futuro un’iniezione di speranza per Vini che regalano una leggerezza fine come il loro perlage e che conquistano sempre più estimatori. Ma la crescita dei consumi si accompagna a un cambiamento delle abitudini. Le bollicine cannibalizzano i vini fermi con l’accompagnamento a tutto pasto, sempre più richiesto, e l’abbinamento con la pizza Clementina Palese Prosegue il momento magico delle bollicine che si avvicinano al miliardo di bottiglie prodotte. Una corsa che vede sempre il Prosecco grande protagonista che incide per il 13,5% sul totale del vino. La crescita è anche figlia della continua destagionalizzazione dei consumi: lo spumante e le bollicine in generale non sono più consumi natalizi, ma una presenza costante di apertivi e cene Spumanti senza stagioni gioiosi e contemporanei

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