N°150 Novembre

95 Food&Beverage | novembre 2023 proponendo così come scenografia dell’episodio narrato per immagini un paesaggio caro alla famiglia patrizia dei Bembo e dipingendo in primo piano lo stemma del loro casato. Straordinario nel rendere l’essenza dei messaggeri del cielo nostri custodi, Tiziano dipinse il cosiddetto Angelo con tamburello che per la prima volta viene presentato in una rassegna ufficiale sull’artista. Si tratta di un particolare della pala d’altare dell’antica chiesa di Santa Maria dei Servi a Ferrara, smembrata nel 1613. Lo sguardo innocente e in estasi dell’angioletto che suona con grazia il tamburello sembra incantato dalla visione di Dio di cui lui stesso è portavoce. Questo alone divino si integra perfettamente con la postura da bambino dell’angelo ammantato da una veste dorata che simboleggia in modo ridondante la luce divina di cui è raggio evidente. Di una delicatezza estrema, grazie al colore vibrante e all’aria trasognata dei protagonisti, è la Madonna con il Bambino tra Sant’Antonio da Padova e San Rocco, capolavoro giovanile di Tiziano databile tra il 1509 e il1510, di chiara ispirazione giorgionesca. Un trionfo di colori caratterizza anche il Battesimo di Cristo con il committente Giovanni Ram, una tavola in prestito dalla pinacoteca dei Musei Capitolini di Roma nella quale l’episodio biblico di San Giovanni che battezza Gesù nel fiume Giordano viene ambientato ai margini di un bosco alpino sotto gli occhi del committente dell’opera che assiste devoto da un punto di vista privilegiato. Del 1511-1512 il dipinto, voluto dal mercante di origine spagnola vissuto a Venezia nei primi decenni del Cinquecento Giovanni Ram, rappresenta una delle opere del soggiorno padovano di Tiziano che ormai era considerato un artista affermato. Presente nell’esposizione, grazie a un esemplare della Bibliothèque nationale de France tratto dai blocchi lignei originali, la grande xilografia il Trionfo di Cristo ispirata dall’influenza michelangiolesca. L’ALBERGO Il sogno della Serenissima all’Hotel Monaco & Grand Canal Nel centro di Venezia, a pochi passi da piazza San Marco, affacciato sul Canal Grande, l’Hotel Monaco & Grand Canal è un ideale punto di partenza per scoprire la Serenissima. Dalle finestre delle sue lussuose stanze gli ospiti possono ammirare la bellezza di una città unica al mondo che si affaccia sulla laguna attraversata dalle gondole. Le 92 camere dell’hotel sono di diversa tipologia per soddisfare qualunque richiesta: eleganti e sobrie, sono arredate in raffinato stile veneziano che trapela da ogni particolare ricercato e prezioso, come le murrine, i mosaici, gli sfarzosi lampadari in un’inimitabile fusione tra arte barocca e minimalismo. Non mancano servizi tecnologici d’avanguardia presenti nelle camere Golden Leaf. Deliziose le junior suite con un’ampia parte giorno con scrittoio, poltrone e tv a schermo piatto. Hotel Monaco & Grand Canal San Marco 1332 30124 Venezia tel. +39 041.5200211 info@transatlanticonapoli.com Cantine del Vino già Schiavi Dorsoduro 992, fondamenta Nani 30123 Venezia tel. +39 041.5230034 info@cantinaschiavi.com IL RISTORANTE La tradizione dei cicchetti alle Cantine del Vino già Schiavi Per gustare la migliore tradizione veneziana di vini e cicchetti un goloso indirizzo sono le Cantine del Vino già Schiavi, uno storico locale in una delle zone più caratteristiche della Serenissima. Un bacaro, ossia un’osteria-enoteca in cui non ci sono posti a sedere e si consumano rigorosamente in piedi un bicchiere di vino e uno stuzzichino, che in veneziano si chiama cicchetto. Qui potrete deliziare il palato con quelli sapientemente preparati dalla signora Alessandra. Il cicchetto da non perdere è sicuramente quello con il baccalà mantecato, accompagnato da altre golosità tipiche. Più di cinquecento le etichette in cantina, soprattutto nazionali, ma si possono richiedere anche diversi whisky, grappa, vodka e liquori, acquistabili anche da portare via. Il locale offre il servizio da asporto in tutta Venezia sia di cibi che di vini e liquori per cene particolari o per il consumo quotidiano.

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