55 Food&Beverage | febbraio-marzo 2024 nità all’Hostaria Po si celebra con la Pasta alla gricia, l’insalata, il filetto, i contorni e la tagliata di tonno, tutti rigorosamente ai carciofi (nel segno di un’apoteosi che non può concludersi che con un Cynar…). Ma non prima di aver gustato il Tiramisu (“è proprio bono bono” sottolinea de Iulio,) dessert-signature del locale, con -leggera- crema di mascarpone e crumble al caffè, savoiardi e bricco di caffè serviti a parte. Il tutto da gustare in un ambiente soft avvolgente, nei toni del bianco e del grigio, tra scaffali traboccanti di etichette (di produttori grandi e piccoli, italiani e non) e ampie vetrate che in estate si aprono sulla strada: perché, unica vera pecca, posti all’aperto l’Hostaria non ne ha. E se rimane avvolto nel mistero il nome del prestigioso chef, di cui è nota solo la provenienza pugliese, è invece evidente l’evoluzione avvenuta negli anni in cucina: dove, “se prima c’erano solo i pentoloni”, oggi lavorano macchine per Cbt, cotture sottovuoto, abbattitori e termometri digitali. Un successo, insomma, costruito nel tempo grazie a un team di magnifici sette affiatato ed esperto (apprezzatissimo specie dagli stranieri, leggere le recensioni per credere). Che ha ribaltato nel tempo la percezione del locale. “Prima ruotava un po’ tutto su di me -spiega ancora de Iulio- e si diceva ‘Andiamo da Giorgio’. Oggi si viene da Hostaria Po. E non può essere che una grande soddisfazione”. Il ristorante, del resto, è anch’esso un’opera d’arte: lo dice pure la lavagna all’entrata. Giorgio de Iulio è l’anima del ristorante e ha scoperto la passione per la ristorazione dopo un corso da sommelier. Da lì è partito il percorso che l’ha portato al ristorante attuale che celebra la romanità con i classici della cucina capitolina talvolta leggermente rivisitati e dolci come il tiramisù, sotto. Tra i piatti più gettonati, gli Spaghetti al nero e i Paccheri Hostaria Po via Po 118/122 00198 Roma tel. +39 06.8552016 FB Hostaria PO Ig hostariapo
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