57 Food&Beverage | febbraio-marzo 2024 BERTANI L’Amarone Classico 2015, eleganza e riconoscibilità Lunga è la storia di Bertani che dal 2013 è parte di Angelini Wines & Estates, ma nacque nel 1857 grazie ai fratelli Giovan Battista e Gaetano Bertani, a Quinto di Valpantena, a nord di Verona. Alta professionalità e qualità, intraprendenza commerciale e spirito innovativo, furono i tratti che distinsero fin da subito i due fratelli. Bertani fu tra le prime aziende in Italia a comprendere il valore del vino in bottiglia e grandi investimenti furono fatti fin dall’inizio in vigna e in cantina per imbottigliare ed esportare questi vini. Oggi, Bertani, con 65 ettari di vigneto, unisce la tipicità dei vitigni autoctoni al continuo aggiornamento degli impianti produttivi e all’attenzione mirata al terroir e porta avanti una storia fatta di passione, tradizione e amore per la terra, rispetto della propria identità senza rincorrere i trend: un percorso consolidato da scelte coerenti che hanno trasformato una vocazione in un prodotto, immortalando profumi, sapori e fascino indiscusso. La Valpolicella Valpantena è da sempre un distretto identitario per Bertani che, fin dall’inizio, ha visto nascere in questa vallata la sua sede produttiva. Così, l’azienda che ha dimostrato di credere nelle potenzialità di questa zona, oggi investe in un progetto che dà valore al territorio e che mira a porre maggiore cura e attenzione alla valorizzazione delle diverse anime della Valpolicella. Tra i vini di maggior pregio di Bertani c’è l’Amarone della Valpolicella Classico, identitario, con una forte personalità e riconoscibilità, che ama i lunghi affinamenti. Oggi, sul mercato c’è infatti l’annata 2015: un Amarone peculiare dallo stile classico, in cui l’eleganza prevale sulla potenza. Complesso, bilanciato e armonico, dalla inestimabile e straordinaria longevità, è ottenuto da un blend di corvina veronese (80%) e rondinella (20%); le uve sono messe a riposo nel fruttaio tradizionale per 78 giorni e la maturazione del vino prosegue in botti di rovere di Slavonia da 50-100 ettolitri per sette anni ai qualiie segue un anno di affinamento in bottiglia. Dal colore rosso intenso con unghia viola, l’Amarone 2015 ha profumi netti e intensi di ciliegia molto matura, amarena, frutti di bosco e note di spezie e frutta secca, tipici della Valpantena. In bocca i tannini che danno spessore al vino sono morbidi e al palato si ritrova il sapore dei frutti rossi. secondo la fotografia dell’Osservatorio di Unione Italiana Vini (Uiv), ma ci sono le eccezioni importanti nei segmenti premium come è il caso dell’Amarone che conta su uno stock di soli 4 milioni di bottiglie del millesimo 2019, troppo pochi per un vino così longevo. “Tuttavia -come ha sottolineato Carlo Flamini, responsabile dell’Osservatorio Uiv- negli Usa, ad esempio, a fronte di vendite generali di vino rosso italiano a -9% nel canale più profittevole, quello dell’on-premise (ristorazione, locali, hotel), l’unica fascia di prezzo che è riuscita a registrare aumenti è quella all’ingrosso sopra i 25 dollari a bottiglia (+2%). Da qui occorre ripartire, dimenticando il concetto di rosso da mass market e coltivando forti valori di identità e coerenza territoriale e stilistica”. Il territorio di produzione, anzi meglio, il terroir Valpolicella, quindi metodo dell’appassimento compreso, ha ancora molte potenzialità inespresse che sono state analizzate da Andrea Lonardi, L’Amarone della Valpolicella è un fenomeno unico, cresciuto enormemente negli ultimi venti anni, in volume e, soprattutto, in valore. Sopra, la cantina e i vigneti della Bertani, azienda storica a Quinto di Valpantena
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