N°153 Aprile Maggio

59 Food&Beverage | aprile-maggio 2024 diverse tra loro, lasciano nel bicchiere. Per produrre Alta Langa, infatti, non è possibile utilizzare vini di annate differenti per ottenere un risultato sempre vicino al modello atteso. Un esempio è il caso della 2020, che ha debuttato a La Prima dell’Alta Langa, annata non particolarmente ricca di acidità rispetto ad alcune delle precedenti. Per creare e consolidare il metodo Classico piemontese ci sono voluti 35 anni. Nel 1990 è partito il Progetto Spumante metodo Classico in Piemonte portato avanti da sette case storiche -Cinzano, Contratto, Fontanafredda, Gancia, Martini & Rossi, Riccadonna e Vini Banfi- che ha dimostrato sperimentalmente la vocazionalità viticola dell’area a produrre uve adatte a una spumantizzazione con metodo Classico di grande qualità. Non che prima dell’Alta Langa in Piemonte non esistessero spumanti a marchio aziendale di tutto rispetto, ma non godevano dell’attrattività legata a uno specifico territorio, diversamente da quelli di altre aree in espansione. Nel 2002 è arrivata la Doc a cui, tuttavia, non è seguito uno slancio, tant’è che al riconoscimento della Docg nel 2011 gli ettari erano solo 78,29 e la produzione troppo esigua per farsi conoscere sui mercati, pur esemplificativa della qualità raggiungibile. Poi la crescita, ancora in corso, grazie al coinvolgimento di altre e numerose aziende anche piccole e medie fino ai 440 ettari del 2023 per circa il 65% a pinot nero e il 35% a chardonnay. Il numero di bottiglie segue la stessa onda con un “ritardo” nella crescita di almeno tre anni, considerando il minimo di 30 mesi di sosta sui lieviti prevista dal disciplinare. Nel 2022 la produzione è stata di circa 3 milioni di bottiglie, con un incremento significativo del 67% rispetto all’anno precedente, e nel 2028-2029, con 500 ettari, si arriverà a 5 milioni, sostenuta dalle richieste di nuovi impianti, a testimonianza delle distintività raggiunta dalle “alte bollicine piemontesi”. Alta Langa Spumante e Alta Langa Rosato Spumante declinabili in Riserva con l’allungamento dell’affinamento sui lieviti da 30 a 36 mesi, sono le due tipologie previste, solo millesimate. Le uve, pinot nero e a volte chardonnay, provengono da vigneti a un’altitudine minima di 250 metri sul livello del mare, di gran lunga superati nella media, come dall’azienda Vite Colte di Barolo che coltiva a 500-600 metri: il suo Alta Langa Cinquecento ne è un pregiato esempio

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