N°153 Aprile Maggio

74 Food&Beverage | aprile-maggio 2024 COMPLEANNI Varcando la soglia del Park Hyatt Milano la Cupola vi accoglie con tutta la sua maestosità: un suggestivo tetto di vetro trasparente che lascia intravedere il cielo e suscita meraviglia. Unica nel suo genere, la Cupola colpisce al cuore e sembra proteggere chi si accomoda nei suoi eleganti salotti per la colazione, un caffè, un tè o un aperitivo, ma anche un veloce e gustoso lunch a ogni ora del giorno: qui si può gustare uno dei migliori Club Sandwich della città. Ed è proprio negli spazi della Cupola che il Park Hyatt Milano ha festeggiato, con un grandioso spettacolo di ballerini acrobati, i suoi vent’anni di luogo di eccellenza per la città, che non è mai venuto meno a un’ospitalità puntuale e di lusso come si conviene alle sue 5 stelle, ma che non è mai scontata. Un traguardo di grande soddisfazione per il General Manager Simone Giorgi che, in occasione di questo importante anniversario, ha svelato con orgoglio le tre nuove Signature Suite progettate dallo Studio Flaviano Capriotti Architetti e dedicate a tre luoghi simbolo di Milano: Duomo, Montenapoleone e Brera. Riferimenti non casuali, che enfatizzano il profondo legame dell’hotel con la storia e la cultura milanese, che lo rendono oggi una realtà autoctona, cresciuta nel cuore della milanesità, a due passi dalla Madonnina. Valorizzando materiali della tradizione e prediligendo nuance neutre e morbide, gli architetti hanno dato forma a suite accoglienti in cui il lusso è sussurrato, discreto, senza tempo. La suite Brera si trova al piano nobile dell’hotel, mentre Montenapoleone e Duomo sono al sesto piano e, grazie ai loro terrazzi, si aprono direttamente sul cielo. Oggi l’albergo vanta 108 camere, di cui 26 suite, ambienti ricercati in cui potersi sentire a casa, ma con il comfort e l’accoglienza che solo un hotel cinque stelle lusso come Park Hyatt Milano può offrire. Non per niente il claim è Authentic Italian Hospitality, che descrive alla perfezione l’esperienza che l’ospite vive ogni giorno in albergo, grazie a un’offerta di qualità elevata, attenta alle diverse esigenze e richieste degli ospiti italiani e internazionali. Ad accoglierli è anche il Mio Lab Cocktail Bar, con la sua atmosfera vibrante, un’eleganza un po’ da club, un american bar con un dehors accogliente che propone cocktail realizzati dagli abili mixologist per momenti di relax: uno dei migliori punti di ritrovo della città. Inoltre, ciò che ha reso il Park Hyatt Milano un luogo per un’esperienza di gusto eccellente è il ristorante fine dining Pellico 3 Milano, sempre progettato dallo studio Flaviano Capriotti Architetti (come anche il cocktail bar), uno spazio architettonico luminoso e accogliente che unisce design e alta cucina. L’executive chef Guido Paternollo offre un raffinato percorso gustativo partendo dalla scelta di materie prime di qualità, tenendo conto della loro stagionalità e firmando così una cucina in continua evoluzione, in grado di regalare un intreccio di sapori e colori. In occasione del 20º anniversario Paternollo ha proposto un menu ispirato alla tradizione culinaria del capoluogo meneghino. Un viaggio nella memoria e nei sapori più autentici della tavola milanese e lombarda, reinterpretati con maestria e creatività, dal Carpaccio di manzo con grana padano 24 mesi, al Risotto allo zafferano, a cui lo chef aggiunge il midollo gratinato per conferire un sapore più intenso (e completa il piatto con una profumata gremolada), alla Cotoletta alla milanese in cui sostituisce il vitello con il filetto di manzo e a cui abbina un’insalata di verdure crude, per esaltare la freschezza dei prodotti di stagione; infine, il Panettone rivisitato, moderna rilettura di uno dei simboli che catturano l’anima di Milano. La scelta dello chef Guido Paternollo, in virtù della sua conoscenza a 360° sul fine dining e sulla ristorazione nazionale e internazionale, è stata di grande lungimiranza: lo ricorda Nicola Ultimo, al Park Hyatt Milano fin dall’apertura, dapprima come Restaurant Manager e attualmente con il ruolo di Director of Food & Beverage. “A Milano, vent’anni fa, il ristorante d’albergo era poco frequentato da ospiti esterni e soprattutto locali. Ma fin dall’inizio abbiamo voluto interpretare il concept di ristorazioBarbara Amati Il cinque stelle lusso affacciato sulla Galleria celebra il ventesimo compleanno in nome di un glamour elegante e al passo con i tempi. Specchio dello spirito meneghino su cui l’hotel affonda le proprie radici, anche nella ristorazione Simone Giorgi, General Manager di Park Hyatt Milano, alla celebrazione del ventennale. Il claim dell’hotel è Authentic Italian Hospitality, che descrive alla perfezione l’esperienza che l’ospite vive grazie a un’offerta di qualità elevata attenta alle diverse esigenze e richieste dei clienti italiani e internazionali Park Hyatt Milano, 20 anni di ospitalità autentica

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