N°153 Aprile Maggio

78 Food&Beverage | aprile-maggio 2024 ITINERARI Sotto la Lanterna brilla un mare di sapori: tanti piatti della tradizione ligure e prodotti come pesto al basilico, focacce, farinate, confetti, praline e, addirittura, trippa. A Genova, la Superba, questo glorioso aggettivo che rievoca i fasti della Repubblica Marinara è valido anche per la sua buona tavola. La Lanterna, simbolo della città, svetta su uno sperone roccioso di 40 metri, nel porto, al quartiere Sampierdarena. Con i suoi 77 metri da terra è il faro più alto del Mediterraneo, una torre a sezione quadrata rimasta tale e quale dal 1543. La luce, in origine, era prodotta a fuoco, poi si passò all’olio d’oliva, oggi invece è generata da un gruppo di lenti ottiche che concentra i raggi luminosi, che poi sono proiettati all’esterno grazie a una copertura girevole semi-oscurata (visitgenoa.it). Affacciata sul golfo, con il porto più grande d’Italia, il pesce è la prima cosa che stuzzica l’appetito appena si arriva a Genova. Per rompere il ghiaccio si opta subito per sfiziosi spuntini come il frisceu di borraxe e bianchetti, delle frittelle di novellame di sarde e acciughe in pastella; o la frittua de pigmeu, bianchetti infarinati e fritti, serviti al cartoccio. Ma ci sono anche tante ricette marinare che si possono gustare in trattorie e ristoranti fra palazzi e monumenti che rievocano le glorie del passato; a partire dai Palazzi dei Rolli, Patrimonio Unesco, fino all’intricato percorso dei carrugi, gli stretti vicoli del vasto centro medievale. In piazza S. Elena, a ridosso della zona portuale, si va a colpo sicuro alla Trattoria dell’Acciughetta che propone tanti piatti di pescato fresco (acciughetta.com); ma anche nell’elegante Le Perlage, a due passi dalla Fiera di Levante, dove la carta di pesce della tradizione ligure è rivisitata con un occhio alla bella presentazione (leperlage.com). Impossibile, però, non assaggiare un classico come le Trenette al pesto, patate e fagiolini del risto-bistrot Il Genovese, in centro, di Roberto Panizza, organizzatore ogni due anni del Campionato mondiale del pesto al mortaio (ilgenovese.com). Un’altra meta gourmet è il Mog-Mercato Orientale Gastronomia, nel piano rialzato del vecchio Mercato Orientale, aperto nel 1899 all’interno del chiostro dell’antico convento eremitano di Sant’Agostino, una struttura storica per i genovesi, da oltre 120 anni punto di riferimento per la spesa: ortaggi, pesce, carne, formaggi. All’interno del Mercato, intorno a una piazzetta condivisa con tanti posti a sedere, il Mog riunisce una decina di food corner (moggenova.it). Invece, nella bella stagione, camminando sul lungomare di Corso d’Italia, con una passeggiata di mezz’ora si arriva all’incantevole Boccadasse, un ex borgo di pescatori con tante case affastellate, gialle, ocra, verdi, rosa, su una spiaggetta di sassi e ciottoli. Qui si gusta pesce fresco alla trattoria degli ultimi pescatori, riuniti in cooperativa: l’Ittiturismo GE8317 (tel 010.8568866), una cooperativa di giovani che gestisce anche una frequentata trattoria, dove assaggiare piatti come l’Insalata di calamari e ceci, con patate schiacciate, olive taggiasche e pomodori; o la buridda, una tipica zuppa di calamari e patate. E, ancora, lo zenino, una zuppa di calamari, seppie e bietole; e lo stoccafisso “accomodato” in umido, con pinoli, Massimiliano Rella Sapori di mare e di terra all’ombra della Lanterna Un tour fra i ristoranti di Genova con i piatti della tradizione e qualche iniezione di creatività. I food corner del Mercato Orientale e la rete delle Botteghe Storiche La Lanterna è il simbolo di Genova: con i suoi 77 metri di altezza è il faro più alto del Mediterraneo. Issata su uno sperone roccioso di quaranta metri, nel porto del quartiere Sampierdarena, è stata costruita nel 1543 e da allora è rimasta sempre la stessa. L’unica cosa che è cambiata è la luce, prima prodotta dal fuoco, poi dall’olio d’oliva e oggi da un gruppo di lenti ottiche

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