N°153 Aprile Maggio

79 Food&Beverage | aprile-maggio 2024 pomodori, patate e olive taggiasche. Il microclima della costa ligure e del promontorio su cui sorge Genova, stretta tra il mare e gli alti rilievi appenninici, che ostacolano i freddi venti del nord, è condizione ideale per coltivare il basilico, una piantina mediterranea d’origine orientale, molto sensibile all’umidità, alla temperatura e alla luce. Dalle sue foglioline profumate storicamente si ottiene una salsa tra le più apprezzate e imitate al mondo: il pesto alla genovese. Sulle colline di Prà, a 20 minuti d’auto dal Porto Antico, si trova un distretto specializzato nella coltivazione dell’Ocimum basilicum. In serre realizzate su terreni in forte pendenza, riscaldate dalle stuffe (le stufe), crescono piantine di Basilico Dop, pestate al mortaio con o senza aglio. Serre sul Mare (serresulmare.com), ad esempio, propone anche salse di noci, un altro classico regionale, e un “pesto” rosso di pomodori secchi, mandorle, basilico e formaggio, rivisitazione di un condimento siciliano A custodire il patrimonio di specialità dimenticate c’è invece la rete di Botteghe Storiche (botteghestorichegenova.it), tra cui tante gastronomiche come, ad esempio, l’Antica Confetteria Pietro Romanengo fu Stefano (romanengo.com), aperta nel 1780, ma dal 1814 trasferitasi in via La pasta al pesto è il piatto più famoso della cucina genovese. Il pesto si prepara con il basilico che in Liguria trova un clima ideale; Serre sul Mare, sulle colline di Prà, in alto, è un’azienda specializzata in questa produzione. Al centro il Meg, Mercato Orientale Gastronomia, da oltre 120 anni un punto di riferimento per i genovesi per gli acquisti di ortaggi, pesce, carne e formaggi. Oggi ospita anche una decina di food corner. In alto, a sinistra, la Lanterna e, sotto, l’Abazia di San Matteo, del Duecento. A sinistra, l’incantevole borgo di Boccadasse, appena fuori Genova

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