N°153 Aprile Maggio

82 Food&Beverage | aprile-maggio 2024 A Villa Cimbrone dove la Storia ti guarda OSPITALITÀ L’hotel di Ravello, sulla Costiera Amalfitana, ha aperto per la stagione estiva con il rinnovo di camere e suite e la magnificenza del suo giardino a picco sul mare. E mantiene il fascino delle celebrities passate qui negli anni. Il fine dining dello chef stellato Lorenzo Montoro Bibi Monti Con la sua storia secolare, il magnifico giardino a picco sul mare e la terrazza più fotografata della Costa d’Amalfi, Villa Cimbrone è un gioiello dell’hotellerie italiana di alta qualità, un cinque stelle esclusivo. Da cinque generazioni la famiglia Vuilleumier, di antica tradizione alberghiera, ne tutela con dedizione assoluta l’immenso patrimonio storico e botanico. Nella schiva, elegante e colta Ravello, l’hotel si fa notare per la sua architettura eclettica, vagamente moresca, con la sua torre merlata, le finestre a ogiva, il chiostro e la cripta, e il parco storico con viali, statue, busti marmorei, grotte e tempietti. Per decenni rifugio e ispirazione di scrittori e artisti, è decisamente uno di quei posti da vedere almeno una volta nella vita. La stagione è propizia, perché il giardino che circonda la Villa è ora in piena fioritura: tra aprile e maggio, infatti, la pergola del Viale dell’Immenso si colora di lilla per la strepitosa fioritura del Wisteria Sinensis Longissima, un glicine con grappoli di insolita lunghezza, tra i più spettacolari d’Italia. I sei ettari che costituiscono il parco botanico di Villa Cimbrone furono ridisegnati agli inizi del Novecento con il contributo della botanica inglese Vita Sackville West e sono tra gli esempi più importanti che la cultura paesaggistica e botanica anglosassone abbia generato al sud d’Europa. Sono aperti tutto l’anno e si accede pagando un ticket all’ingresso. Il 10 aprile l’hotel ha riaperto i battenti. La stagione 2024 segna l’inizio di un attento progetto di rinnovamento delle 19 camere e suite dell’hotel, le stesse dove hanno soggiornato, fra i tanti ospiti illustri, personaggi come Greta Garbo e ancora prima la scrittrice Virginia Woolf e i colti membri del celebre London Bloomsbury Group. Ne è passata di storia tra queste camere. Ogni oggetto evoca suggestioni. Lo scrittore e drammaturgo statunitense Gore Vidal, che giunse a Ravello la prima volta nel 1948 in compagnia di Tennessee Williams, non esitò a definire il panorama di Villa Cimbrone, “il più bello del mondo”. La Terrazza dell’Infinito, sospesa tra cielo e mare, che si raggiunge dopo aver attraversato tutto il giardino, è di una bellezza che toglie il fiato. “Davanti, è aperto, c’è il precipizio, il vuoto, il mare. C’è tanta pace, che qui vorrei morire, finirla così dolcemente. […] Come Lawrence, che anche lui avrebbe voluto morire qui, di troppa pace. Non riesco a staccarmi da questo angolo di cielo: un luogo deputato all’estasi”, scriveva Pier Paolo Pasolini. Da annotare che, appena sotto la Terrazza dell’Infinito, ci si può fermare per un caffè o un aperitivo al Balcone di Lucille, il piccolo bar con giardino e un romantico terrazzino. Chi sceglie oggi Villa Cimbrone lo fa per viverne l’atmosfera esclusiva, per poter soggiornare in camere dalle volte affrescate, arredate con mobili Il cinque stelle di Ravello ha un’affascinante architettura eclettica, vagamente moresca, con la torre merlata, le finestre a ogiva, il chiostro e la cripta. È circondato da un giardino in cui svetta il Viale dell’Immenso, ricoperto da un glicine che in questo periodo è in piena fioritura. Dispone di 19 fra camere e suite che in passato hanno ospitato scrittori e artisti

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