N°153 Aprile Maggio

96 Food&Beverage | aprile-maggio 2024 Diminuendo il peso delle bottiglie si producono vini più sostenibili perché diminuisce il gas serra distribuito. E ci sono anche alternative di carta per vini e liquori. L’importante è il contenuto Clementina Palese VERITÀNASCOSTE Le bottiglie del vino tanto peso per nulla L’ attenzione alla sostenibilità mette in discussione le bottiglie di vetro per la loro impronta carbonica molto elevata nella produzione -per ogni grammo di vetro prodotto nell’ambiente si disperde un peso quasi equivalente di gas serra- e nel trasporto, visto il peso elevato. Un tema davvero rilevante per il vino il cui impatto ambientale è dovuto fino al 50% alle bottiglie di vetro, come ha rilevato una ricerca del Sustainable Wine Roundtable (Swr) che ha recentemente siglato un accordo -Bottle weight accord- per promuovere la sostenibilità nell’industria del vino, dalla produzione alla vendita, firmato da nove importanti rivenditori internazionali (Laithwaites, Lidl Gb, Naked Wines Uk, Naked Wines Usa, Sweden’s Systembolaget Ab, The Wine Society, Virgin Wines, Waitrose e Whole Foods Market) per ridurre il peso della bottiglia da 0,75 litri per il vino fermo dagli attuali 550 grammi a 420 o meno. Eppure molti produttori -anche biologici- usano bottiglie molto pesanti pensando che attribuiscano al loro vino maggior reputazione, forse non convinti dell’appeal del vino contenuto o della Denominazione. Una equivalenza sbugiardata da Grand cru francesi, come Château Lafite che utilizza bottiglie leggere per etichette decisamente costose, e dallo Champagne che è passato per la sua bottiglia, più spessa e pesante per sopportare la pressione, da 900 a 835 grammi (-7%) riducendo le emissioni di gas serra di 17 mila tonnellate tra produzione del vetro (11.200 tonnellate) e trasporto (5.800 tonnellate), equivalenti a un parco auto di 6.300 veicoli o alle emissioni annuali di 1.700 francesi. Alternativa sostenibile al vetro è una bottiglia di carta brevettata per vini e liquori, foderata con materiale per alimenti, completamente riciclabile. Realizzata con il 94% di cartone è cinque volte più leggera di una bottiglia di vetro (83 grammi), ha un’impronta carbonica sei volte inferiore alle bottiglie di vetro, più di un terzo in meno di una bottiglia di plastica riciclata, e un’impronta idrica quattro volte più bassa del vetro. Inoltre, può essere fabbricata in azienda con materiali acquistati in prossimità, riducendo ulteriormente le emissioni di carbonio. Aldi, catena di supermercati tedesca -circa 7.100 punti vendita in 11 Paesi- ha messo in vendita in Uk diversi vini con il suo marchio confezionati in queste bottiglie di carta e più recentemente altri in una bottiglia in Pet 100% riciclato, quasi sette volte più leggera di quella di vetro (63 grammi) e pure resistente. Inoltre, il suo design compatto permette di caricarne il 30% in più sui pallet, quindi di ridurre anche le emissioni dovute al trasporto. Dato per certo che questi contenitori conservino il vino inalterato per un certo tempo, il successo si gioca su sostenibilità e appeal grafico, come insegna il rosé Nomade di Château Galoupet, Cru Classé de Provence -bottiglia piatta in Pet riciclato al 100%- del colosso del lusso Lvmh.

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