N°154 Giugno Luglio

SPECIALE Da Nord a Sud d’Italia la produzione di rosati è vivace e interessa anche aree non storiche per questa tipologia di produzione: fioriscono proposte di nuove etichette in territori dove prima i rosé non erano presenti. Nella foto, le montagne che circondano la cantina di Mezzacorona, in Trentino, e un’immagine dei suoi vigneti lo spazio che merita in tavola. Negli ultimi anni questo vino registra numeri in crescita costante, incontra sempre di più l’apprezzamento delle persone e stimola il potenziale creativo e produttivo di molti viticoltori, che in moltissime parti d’Italia, spesso e volentieri a partire da varietà autoctone, producono delle vere e proprie perle enoiche”. È proprio per attrarre l’attenzione della clientela che entra in gioco il ruolo del sommelier, la conoscenza della tipologia nel guidare l’ospite ad assaggiarla. “Sicuramente il ruolo del sommelier è cruciale per spingere la tipologia, che vanta espressioni importanti in Italia, e per farla conoscere anche alla clientela internazionale che, in base alla mia esperienza nei nostri ristoranti, è più curiosa di quella italiana e VL DɝGD PDJJLRUPHQWH DL QRVWUL FRQVLJOL FRQWLQXD Sanso, prima di Cracco uno stage all’Enoteca Pinchiorri di Firenze e diverse esperienze in ristoranti stellati, come al Tantris a Monaco di Baviera e al Piazza Duomo di Alba- C’è da dire, però, che molti operatori di sala preferiscono spingere vini che hanno margini maggiori per questioni di fatturato. Detto questo, è chiaro che da parte del sommelier deve essere fatta una scelta sartoriale del vino in base al piatto, ma l’attuale cucina dell’alta ristorazione non viene tanto in aiuto. Noi abbiamo creato una sezione dedicata che chiamiamo la Via Rosa in cui proponiamo rosati fermi. Prevalgono i provenzali, ma sono presenti produzioni italiane e di altri Paesi”. Nell’alta ristorazione dove le carte dei vini sono PROWR LPSRUWDQWL OD ȴJXUD GHO VRPPHOLHU ª DQFRUD più fondamentale: da Cracco in Galleria Sanso conta su duemila etichette e duecimila bottiglie con una percentuale di rosati modesta sostenuta dagli sparkling italiani e francesi, mentre nel ristorante di 3RUWRȴQR SUHYDOHQWHPHQWH RSHUDWLYR QHO SHULRGR CASTEL FIRMIAN Lo slanciato profilo aromatico di Fildirose 2023 Nel cuore delle Alpi Dolomitiche, Mezzacorona produce vini di carattere frutto della massima attenzione alle caratteristiche specifiche dei vitigni e delle varietà. Dall’omonimo castello, nobile residenza affacciata sui vigneti della Piana Rotaliana, nasce la linea Castel Firmian riservata alla ristorazione e alle enoteche: è una collezione di vini dal carattere avvolgente che nell’equilibrio dei suoi profumi e nell’intensità dei suoi aromi tramanda una storia legata al territorio e alla tradizione. Provengono da vigneti selezionati ai piedi delle colline della Valle dell’Adige, le uve pinot grigio che vanno a comporre Fildirose 2023, Pinot Grigio Rosé Vigneti delle Dolomiti Igt, su terreni ricchi di limo e di roccia dolomitica che favoriscono un’ottima maturazione aromatica delle uve e un corretto livello di acidità e freschezza. I grappoli vengono raccolti tra la fine di agosto e la prima settimana di settembre e il mosto viene lasciato a contatto con le bucce per 8-10 ore, donando al vino un bel colore rosa antico. Fildirose esprime un profilo aromatico molto fresco e slanciato, caratterizzato da aromi di frutti rossi e note agrumate di pompelmo rosa, insieme a delicate sfumature floreali; al palato offre una piacevole salinità e freschezza e un’acidità viva e rinfrescante. 66 Food&Beverage | giugno-luglio 2024

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