N°154 Giugno Luglio

L’ALBERGO Un soggiorno di lusso al The Westin Excelsior Sulla riva dell’Arno, a pochi passi da piazza della Signoria e dagli Uffizi, il cinque stelle The Westin Excelsior offre un soggiorno di lusso nella città principe del Rinascimento. In un palazzo storico del Settecentesco, che nell’Ottocento divenne l’abitazione di Carolina Bonaparte, le 171 raffinate camere classic, deluxe, premium, attico e suite junior, panoramic, belvedere, alcune con balcone e tutte recentemente rinnovate, sono dotate di ogni comfort; il servizio è attento a ogni esigenza dell’ospite 24 ore su 24. L’albergo è un luogo ideale anche per riunioni e cerimonie grazie alle eleganti sale di diversa dimensione. L’hotel mette a disposizione dei clienti gratuitamente anche un fitness center con attrezzature Technogym, accessibile a ogni ora con la chiave della camera, e propone anche la local running map con percorsi di 5-8 chilometri per Firenze. Hotel The Westin Excelsior piazza Ognissanti 3 50123 Firenze tel. +39 055.27151 H[FHOVLRUȵRUHQFH#ZHVWLQ FRP Trippaio del Porcellino piazza del Mercato Nuovo 50123 Firenze tel. +39 335.8070240 trippaiodelporcellino IL RISTORANTE Al Trippaio del Porcellino la tradizione del cibo di strada Panini con il lampredotto o la trippa, deliziose schiacciate: dal 1893 il miglior cibo di strada di Firenze lo si trova al Trippaio del Porcellino, in piazza del Mercato Nuovo, dove c’è la celebre fontana del Porcellino, in pieno centro storico. Il veicolo che originariamente era usato per la vendita è stato sostituito dal 1994 da un chiosco dove gustare il miglior lampredotto della città proposto nel panino o in vaschetta secondo tradizionali ricette preparate dal proprietario Orazio Nencioni che ha deliziato i palati di numerosi artisti e personaggi celebri dello spettacolo. Un’attività storica, tramandata dalla fine dell’Ottocento, famosa per le specialità fiorentine: il lampredotto, cucinato nella versione più classica, croccantissimo e rigorosamente bagnato; il panino con il lampredotto, un capolavoro gastronomico come la trippa, il lampredotto alla puttanesca e il lampredotto con riso e cavolo. l’ala dell’arcangelo Michele, mentre sotto si intravede Lucifero che viene scaraventato nell’abisso. Le opere di Kiefer sono in continua trasformazione, per cui spesso non hanno una datazione precisa, in quanto non hanno una fine perché lui è un artista alchimista; infatti, ad esempio, utilizza spesso il piombo, duttile e malleabile, che rappresenta per gli alchimisti la materia da migliorare e da trasmutare in oro. Di cultura vastissima, Kiefer voleva inizialmente fare lo scrittore, tanto che nelle sue opere sono presenti spesso citazioni scritte che ne accrescono la potenza significativa. Simbolismo, riferimenti letterari, storici, spirituali, filosofici, mitologici, religiosi a 360 gradi, cabbala compresa, alchemici, scientifici, botanici, sono parte del suo lavoro. La sala 2 è caratterizzata dal tema dei girasoli, due delle tre opere sono del 2022-2023 con fondo oro in onore del rinascimento fiorentino, una delle quali del 2023 intitolata Per Antonin Artaud: Eliogabalo, imperatore che ha cercato di promuovere il culto del sole a Roma, dove si nota la presenza sullo stelo di un serpente di malta e terracotta che va verso l’alto, per Kiefer simbolo positivo di trasmutazione e rinascita in quanto cambia pelle. I girasoli sono neri, mentre i semi sono maturi, tanto che nella terza tela Sol invictus (Sole invincibile), iniziata nel 1995, l’artista ha utilizzato veri semi di girasole che, come stelle cadenti, scendono sul terreno. Come un negativo di una pellicola, questi fiori ricordano il firmamento con le stelle e la nostra condizione esistenziale. Chiaro il riferimento alla quattrocentesca miscellanea di alchimia della Biblioteca Laurenziana nell’Hortus Philosophorum (Il giardino dei filosofi) del 1997-2011, in cui dall’ombelico di un uomo disteso nasce un girasole come un albero della vita. La terza sala è un tributo a Firenze, alla filosofia e ai suoi grandi pensatori, in particolare, nell’Ave Maria, Madre philosophorum (Ave Maria, Madre dei filosofi) del 2022, ai neoplatonici che hanno cercato di unire la filosofia classica con il mondo cristiano. Da non perdere la sala dei 60 dipinti irradiati con il plutonio. 95 Food&Beverage | giugno-luglio 2024

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