N°156 NOVEMBRE

78 Food&Beverage | novembre 2024 ITINERARI Fintanto che si parla di vino la Mosella è arcinota, ma quando si entra nel campo dei sapori, e in particolare della pesca, allora il punto di vista cambia. La Mosella è la più antica regione vitivinicola della Germania, l’area con una fra le maggiori estensioni al mondo di vigne eroiche: 3.400 ettari (il 40%) su 8.750 ettari di vigneto regionale. La regione vitivinicola prende il nome dal lungo fiume, la Mosella, che nasce in Francia, attraversa il Lussemburgo e sfocia nel Reno a Coblenza, dopo aver accarezzato colline vitate e valli fluviali, i cui suoli ricchi di strati d’ardesia favoriscono la mineralità dei grandi Riesling, i rinomati bianchi da lungo affinamento di queste terre, frutto della magica combinazione di microclima, terroir, vitigno ed esperienza umana. Sono vini perfetti, ad esempio, per i piatti di pesce e per i pesci affumicati che caratterizzano l’offerta dei Weber, una famiglia di pescatori con un piccolo allevamento ittico sul fiume, appena sotto il monastero di Himmerod, con laboratorio di trasformazione e anche un nuovo bistrot, Zum Moselfischer, nel vicino villaggio di Trittenheim, dove propongono una cucina “dal pescatore al consumatore” (zummoselfischer.de). A gestirlo è il giovane Thomas Weber, chef e terza generazione della famiglia, che in questo piccolo locale valorizza proprio il pescato del giorno: dai gamberi di fiume al luccioperca, passando per ghiozzi, trote e pesci gatto. Oltre alla pesca di queste specie autoctone -e invasive come il pesce gatto e i ghiozzi- i Weber allevano anche trote e salmerini, alimentati con pesciolini e molluschi, un sistema sostenibile, certificato e non intensivo. Riforniscono ristoranti e pescherie del territorio, oltre a vendere direttamente e a servirli nel bistrot. “La nostra idea è utilizzare il più possibile il pescato, anche povero, del giorno -dice Thomas Weber- Il ristorante è stato creato proprio per offrire un palcoscenico a queste specie che non trovano un posto di rilievo nella cucina regionale”. Ecco dunque un saporito assaggio di cucina a base di pesce d’acqua dolce. Si comincia con il Gambero di fiume della Mosella servito con salsa cocktail; segue una gustosa Zuppa di trota affumicata, con cipolla, patate e pezzetti di trota al whisky con caviale di trota, poi un sorprendente Pesce gatto fritto (dorso e pancetta), con cetriolini, salsa aioli e maionese piccante. E, per concludere -anche se in Italia ci avremmo aperto il pasto- delle delicate Tagliatelle con gamberi di fiume, julienne di zucchine e zucca grigliata. Weber partecipa inoltre a un progetto di protezione dell’anguilla con i pesci catturati vivi, trasportati e rilasciati nel Reno, poche decine di chilometri più a est per consentir loro di migrare -e raggiungere i luoghi di riproduzione nel mar dei Sargassi- senza dover passare per quelle forche caudine che sono le centrali Max Rella La Mosella non è solo vino pesca, ortaggi e ospitalità Oltre alle cantine e ai loro vini pregiati, la regione più enoturistica della Germania offre una serie di ristoranti che valorizzano il pescato locale d’acqua dolce. E c’è spazio anche per chi ama la bicicletta La Mosella è la più antica regione vitivinicola della Germania, l’area con una fra le maggiori estensioni al mondo di vigne eroiche. È terra di vini che ben si adattano ai piatti di pesce come quelli del ristorante Zum Moselfischer di Trittenheim che propone una cucina “dal pescatore al consumatore”

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