93 Food&Beverage | novembre 2024 caviale. Dalla stessa zona provengono le carni di bovini e di maiale per lo speck, come pure le verdure e le spezie. Per la materia prima della sua famosa insalata con 37 tipologie diverse tra erbe e fiori eduli, si rivolge invece al Maso Aspinger di Barbiano, un vero faro per l’agricoltura sostenibile e la biodiversità, dove Harald Gasser e la moglie Petra Ottavi coltivano un’infinità di rarità vegetali (circa 800 varietà diverse tra piante, ortaggi e verdure) mettendo a disposizione di tanti chef i loro prodotti e la loro competenza. L’amore di Marc Oberhofer per la cucina tradizionale è nato tra le mura di casa, ma poi, da attento osservatore e da perfezionista convinto, ha approfondito le proprie conoscenze esprimendole con creatività e sperimentando con attenzione. La sua è una cucina di conoscenza, tecnica e lavorazione: i requisiti essenziali per uno chef che ambisca a raggiungere livelli di eccellenza. Il suo vanto è essere autodidatta, ossia di non avere mai fatto esperienza in grandi ristoranti, al fianco di chef affermati, e questo, a suo dire, rappresenta un punto di forza del suo profilo professionale, perché lo priva di sovrastrutture e influenze, consentendogli quell’autenticità che gli è indiscutibilmente propria. Un approccio libero e senza condizionamenti. “Una scelta di coraggio e rischio, certamente -ammette Marc Oberhofer- ma allo stesso tempo estremamente stimolante, perché traccia una via precisa, inconfondibile e immediatamente riconoscibile del mio stile”. L’abbinamento cibo-vino alla Lampl Stube è affidato in sala al maître Gianluca Rovai, che ha al suo attivo esperienze in locali importanti sul Lago di Como, a Venezia, St. Moritz, Parigi e Londra. Con grande scrupolo e competenza, Rovai ha costruito la carta dei vini che accompagnano le creazioni di Marc Oberhofer durante tutta l’esperienza degustativa con etichette di rilievo. Hotel Lamm via Dolomiti 19 39040 Castelrotto (Bz) tel. +39 0471.706343 lamm-hotel.it Lo chef altoatesino Marc Oberhofer con la direttrice dell’albergo Verena Gabrielli. Lo chef propone una cucina fusion che mixa i prodotti locali ad altri provenienti da tutto il mondo. Per questo gestisce un laghetto dove pescare pesci d’acqua dolce e anche LO FDYLDOH 3HU HUEH H ȴRUL VL rivolge invece a un maso nei dintorni dell’hotel. Tra i suoi piatti, Tortelli di grano arso, formaggio di malga e capriolo, e Tiroler Grauvieh, pigne, sedano, tendine d’Achille, sopra. In basso, Lucioperca con piselli e asparagi fermentati
RkJQdWJsaXNoZXIy NTUwOQ==