88 Food&Beverage | dicembre 2024 Non serve conoscere Freud per rendersi conto che tanto di quello che siamo si determina nell’infanzia. Immagini, profumi, sapori, momenti che assumono il valore della ritualità. Come il pranzo della domenica e la passeggiata sul lungomare; sedersi al tavolino e gustarsi il gelato. Alessandro D’Alessio, head bartender al Rita’s Tiki Room di Milano e Campari Bartender of the Year 2024, conserva il ricordo del gelato domenicale e del fascino esercitato dal bar di Monopoli (Ba) dove si recava con la famiglia. Tutto un po’ magico: il via vai, i gesti veloci e precisi dietro al bancone, il tavolo dove si sentiva speciale. A volte i ricordi di bambino si accovacciano in un angolo della mente, in attesa di diventare qualcos’altro. Per Alessandro la strada sembrava pronta: una famiglia di costruttori, un futuro nell’edilizia, gli studi per SPIRITBARMAN Al Rita’s Tiki Room di Milano l’ex ragazzo di Monopoli trova la sua dimensione. Con Londra nel cuore e la miscelazione come vera passione. Altro che l’edilizia… Manuela Caspani Alessandro D’Alessio regala cocktail e sorrisi Maramao 4,5 cl Campari Bitter 3 cl Maramao Rhapsody Mix #3 2 cl Falermouth Mix 2 cl Soda Tecnica: Flash Blend con 4oz di ghiaccio tritato finemente Ghiaccio: Campari Soda Ice cone Garnish: ombrellino tiki Depero, ananas, maraska e menta Maramao rhapsody mix: è un blend di Gin london dry infuso al tepache homemade e Rum giamaicano. Falermouth: è una miscela di Vermouth extra dry, falernum e mulled wine. I vari mix sono stati ispirati dal modo di miscelare di Donn the Beachcomber nelle sue ricette “segrete” diventare geometra. Tutto bene fino a quando si è cimentato nel classico lavoretto da studenti: “Non sapevo nulla di miscelazione -confessa- mi chiamarono per una festa, il mio compito era tagliare la frutta, ma ho provato a realizzare drink e mi sono divertito moltissimo”. Tanto da iscriversi a un corso: “Il mio insegnante dopo due settimane mi ha chiesto di dargli una mano e poi si è offerto di regalarmi il corso in cambio di un affiancamento nella sua azienda di catering. È stata la svolta”. Non è stato facile riconoscere che il futuro non sarebbe stato nell’edilizia, ma D’Alessio non è mai avventato, anzi. Riflessivo, rigoroso, ma deciso. Tre anni nell’attività di catering e poi l’occasione di occuparsi di una nuova apertura, proprio in Puglia, un incarico a 360°: elaborare drink list, selezionare fornitori, compiere scelte strategiche. Sono gli anni in cui si cimenta nelle prime gare e quelli in cui incontra il “mondo Tiki”, ma la logica, a quel punto, è mettersi in gioco all’estero. A Londra, of course. Qui fa tesoro di esperienze, dalla collaborazione con la catena Bodega Negra al ristorante dell’ambasciata americana: Soho, clientela d’alto livello, standard altissimi. Di Londra è innamorato, ma ancora una volta ha avuto il sopravvento la natura riflessiva: la pandemia lo riporta in Italia e ritrova un pezzo di passato. “Milano non era la mia città ideale, ma il Rita è in assoluto un mito. L’opportunità offerta dal Rita’s Tiki Room mi ha portato alla miscelazione che mi aveva colpito qualche anno prima”, sorride. Sorride perché oggi dubbi non ne ha: è Tiki la sua miscelazione. Gli permette di creare magie, uno show per occhi, bocca, naso, orecchie, tatto. Trasmettere energia positiva. Rallegrare l’animo. Portare luce. Sarà per questo che il Rita’s Tiki è uno dei locali dove i bartender si ritrovano: “Lavoriamo undici ore al giorno -ricorda- se non ti diverti sarebbe impossibile”. Infatti, una certezza Alessandro D’Alessio ce l’ha: continuare a preparare cocktail e regalare sorrisi.
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