Artigianato e turismo, dalle parole ai fatti. Affianco all’impegno delle istituzioni e degli imprenditori del settore, ora scendono in campo i produttori di vero tipico e gli artigiani. La parola marketing territoriale diventa realtà e, a Taranto, il Castello Aragonese avrà una nuova linfa vitale che alimenteràla sua vita pluricentenaria: Bernardi di Taranto donerà l’1% del suo fatturato per la manutenzione del maniero.
È stato annunciato da Ciro Bernardi, uno dei soci di “Terre Auree”, prima dell’apertura della prima anfora da vino italiana. A rompere il sigillo di ceralacca è stato Luigi Cremona, nome di riferimento internazionale del mondo enogastronomico italiano. Straordinaria la cornice storico culturale del Castello Aragonese la cui storia è passata sotto gli occhi di una sala piena all’inverosimile. A darle vita l’archeologa Silvia De Vitis, autrice fra l’altro dei pannelli che descrivono il maniero ai visitatori nonché degli scavi e di innumerevoli pubblicazioni. Ben 110 gli allievi di tre scuole (gli istituti alberghieri di Castellaneta e di Crispiano, del Cifir di Taranto), che hanno seguito con grande attenzione la narrazione del terroir ovvero di ciò che, nessuno, potrà mai imitare del nostro vino e dei nostri prodotti tipici: la tradizione millenaria.
Il nuovo motore dell’economia ionica puà essere l’agroalimentare di qualità, con l’obiettivo di creare nuovi posti di lavoro. È per questo che, fra gli ospiti che sono intervenuti, alla presentazione in anteprima nazionale delle anfore da vino grottagliesi c’erano il prefetto di Taranto Carmela Pagano, il vice sindaco del capoluogo ionico Gianni Cataldino, il sindaco di Grottaglie Ciro Alabrese. Agli ammiragli Toscano, Ricci e Strazzieri il pubblico ha tributato calorosi applausi per la magnificenza del Castello che hanno saputo tutelare e valorizzare con le visite guidate gratuite quotidiane, anche nei giorni di festa, dalle ore 9.30 del mattino fino a tarda sera (info 099-7753438).
Luigi Cremona ha degustato con piacere il Primitivo di Manduria Doc 2007 prodotto da alberello di San Marzano e sottolineato come “la vite sia vita”, ed ha visitato con grande interesse il Castello Aragonese. Ma già il giorno prima, a Brindisi si era soffermato sulla parte architettonica della città, su bontà tipiche di terra e di mare. A Grottaglie ha poi degustato i formaggi tipici ed in particolare la pampanella ed il cacioricotta, unici formaggi tipici solo del Salento, nonché visitato la sede della Bernardi che porta il cioccolato (e la Puglia) nel mondo. All’evento hanno partecipato il presidente dell’AIS Puglia Vito Sante Cecere ed il delegato tarantino Giuseppe Cupertino, il presidente ONAV Puglia Enzo Scivetti, il pluripremiato produttore di Primitivo Gianfranco Fino, il presidente dell’Assocuochi di Taranto Domenico Lillo.
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