Le feste sono quasi finite. Manca solo l’Epifania con relativa ultima abbuffata. In tempo di crisi è indispensabile utilizzare nel modo più efficiente e goloso gli avanzi delle tavole festive. Come fare? Partiamo da dotarci del manuale giusto “L’arte di utilizzare gli avanzi della mensa” di Olindo Guerrini, Edizioni IN Magazine Forlì. Prefatore del libro il grande chef internazionale Bruno Barbieri che dà un’interpretazione contemporanea del ricettario, fornendo ai lettori le coordinate gastronomiche per inquadrare il libro nella storia del gusto e per valorizzare l’attualità delle ricette raccolte da Olindo Guerrini, che interpreta una tendenza al consumo etico e consapevole di estrema attualità.
Dunque, come hanno evidenziato Barbieri e la curatrice Mariavittoria Andrini, non una mera ristampa, ma un libro dal taglio molto quotidiano e pratico, con ricette e spunti che ognuno può realizzare nella propria cucina di casa: un “classico” che ogni amante della cucina vuole conservare nella propria biblioteca di gastronomia.
“L’arte di utilizzare gli avanzi della mensa” nasce dalla passione di Guerrini per i ricettari e dall’impulso che gli venne dal rapporto epistolare con Artusi. Proprio nelle lettere che inviò al celebre all’autore di “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” Guerrini rivelò l’idea di un ricettario sul riutilizzo degli avanzi e, anzi, propose ad Artusi di inserire un’apposita sezione dedicata all’argomento nel suo ricettario. Artusi però non colse mai questo suggerimento, bensì spinse Guerrini a elaborare lui stesso l’idea in una nuova opera di gastronomia. “L’arte di utilizzare gli avanzi della mensa” è dunque un’opera che recepisce varie ricette del ricettario artusiano e in cui si trovano molti riferimenti alla Romagna e ad Artusi, elaborati da un poeta che si affaccia timidamente al mondo della cucina proprio su impulso del riconosciuto maestro.
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