Sarà un’annata a cinque stelle, il massimo del punteggio previsto, quella del Nobile 2012. È il giudizio con il quale si è espressa la commissione tecnica incaricata dal Consorzio del Vino Nobile per valutare la vendemmia appena trascorsa e che per l’occasione è stata presieduta dall’enologo Riccardo Cotarella. “Il vino è come un tavolo, senza gambe non può stare in piedi -ha detto Cotarella nel presentare l’annata- e in annate così incerte dal punto di vista climatico è l’intervento dell’uomo che fa la differenza e mi sento di dire che a Montepulciano questo succede ormai costantemente”. Sono le parole che hanno risuonato nella sala degustazione gremita da oltre 150 giornalisti specializzati provenienti da tutto il mondo arrivati a Montepulciano per la giornata conclusiva dell’Anteprima del Vino Nobile, evento che nei giorni riservati agli operatori del settore aveva fatto registrare circa 3 mila presenze.
“Questo giudizio di massima qualità mi fa particolarmente piacere -ha dichiarato il presidente del Consorzio del vino Nobile di Montepulciano, Federico Carletti -perché in sei anni del mio mandato siamo riusciti come Consorzio a far passare un messaggio di continuità qualitativa, certificata non solo dalle stelle alle annate, ma anche dai dati di mercato che ormai da qualche anno ci vede senza giacenze nelle nostre cantine, dato questo che in un periodo così particolare a livello economico dimostra quanto il nostro sistema abbia funzionato e continui a funzionare”.
In degustazione nella giornata riservata alla stampa le nuove annate in commercio dal 2013, ovvero il Nobile 2010 e la Riserva 2009, oltre al Rosso di Montepulciano Doc 2011. Tutte annate a quattro stelle, quelle in commercio da quest’anno, che confermano ormai un trend positivo che dura da un decennio a Montepulciano e che con la vendemmia 2012 ha confermato il lavoro qualitativo svolto in vigna e poi in cantina dalle oltre 70 aziende associate al Consorzio, organo di tutela che proprio di recente è stato tra i primi in Italia a operare sul territorio nel controllo della produzione con lo strumento dell’Erga Omnes.
A quanto pare la qualità dei vini di Montepulciano è sempre più apprezzata all’estero, mercato che nel 2012 ha assorbito il 68% (7 punti percentuali in più rispetto al 2011) di prodotto mentre il restante 32% è stato commercializzato in Italia. Per quanto riguarda il mercato nazionale le destinazioni di Vino Nobile vedono in testa la Toscana con il 44,1%, seguita dal resto del centro Italia (il 23,5%), mentre cresce sempre di più la vendita diretta in azienda che dal 16% del 2011 passa a quasi il 19 per cento con il 2012, assecondando l’incremento del movimento turistico. Se il primo paese di riferimento per l’export resta la Germania (44 per cento), significativo è anche il costante incremento del mercato statunitense che nel 2012 ha assorbito il 17% delle vendite. Il Benelux si attesta al 12 per cento delle esportazioni, mentre è in crescita anche il mercato verso l’Oriente che in tutto fa registrare circa il 6%, con un esponenziale incremento da parte del Giappone (+30 per cento dal 2009 al 2012), mercato verso il quale il Consorzio ha rivolto numerose azioni di promozione.
L’Anteprima del Vino Nobile si è svolta in una sede speciale quale la Fortezza, esempio lampante di come il vino a Montepulciano abbia una forte influenza anche sui beni culturali e sulla loro tutela. Questo edificio, grazie proprio all’impegno dei produttori del Consorzio del Vino Nobile, con la stretta collaborazione con l’Amministrazione Comunale, conferma la sua centralità anche per il prodotto-principe del territorio. I rappresentanti del Consorzio e del Comune sono infatti appena rientrati dagli USA con in tasca il finanziamento di 400.000 Euro dell’Università di Kennesaw (Georgia) che, insieme ai fondi erogati dalla Regione Toscana e dai due partner locali, consentirà di completare il restauro della Fortezza (un investimento costato in tutto circa 2 milioni e mezzo di euro), destinata a diventare il punto di riferimento delle attività vinicole/culturali di Montepulciano insieme alle sede dell’ateneo statunitense e dove, nelle intese tra i costitutori ed il Comune, troverà posto anche un oliteca e punto degustazione di prodotti di qualità, oltre alla nuova sede del Consorzio stesso.
Durante l’Anteprima è stato presentato anche un altro importante progetto che rientra nelle attività cosiddette “green” del Consorzio del Vino Nobile. Si chiama il Salvasughero e quello di raccogliere i tappi di sughero e riciclarli nel campo della bioedilizia è lo scopo di questa iniziativa che rientra nel progetto “Qui si ricicla il sughero” promosso dall’Associazione “A Braccia Aperte”, di cui il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano è entrato a far parte insieme a Wwf Italia, Amorim Cork Italia, la cooperativa E.S.T.I.A e il Centro Ricerche Sardegna. Nella fattispecie il “Salvasughero” è un box realizzato in carta riciclata dall’azienda senese Ecobox Srl, leader nella produzione di scatole per il vino, che contiene circa 50 tappi di sughero. Una volta riempita, la scatola potrà essere riconsegnata all’Enoteca del Consorzio e in cambio il consumatore riceverà una bottiglia di Vino Nobile.Il Vino Nobile è un fondamentale volano per l’economia del territorio. Il vino a Montepulciano muove una forza lavoro importante considerando che sono oltre mille gli addetti del settore. Oltre a questi vanno considerati gli stagionali e l’indotto generato dal vino (una stima parla del 70% dell’economia mossa dal settore vitivinicolo). Ogni anno a Montepulciano arrivano mossi dal vino circa 250 mila enoturisti. Il valore patrimoniale dei vigneti è stimato intorno ai 200milioni di euro mentre il valore della produzione si aggira sui 60 milioni di euro all’anno. Altro dato curioso è che su 16 mila ettari di superficie comunale, a Montepulciano 2.600 ettari sono vitati. Questo vuol dire che il 16% circa del paesaggio comunale è caratterizzato dalla vite. A coltivare questi vigneti oltre 250 viticoltori (sono circa 90 gli imbottigliatori in tutto) che ogni anno producono circa 55 mila ettolitri di Vino Nobile e circa 18 mila destinati a divenire Rosso di Montepulciano. Nel 2012 sono state immesse nel mercato circa 7,6 milioni di bottiglie di Vino Nobile e circa 2,6 milioni di Rosso di Montepulciano Doc.
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