Il maestro dei cuochi torna là dove tutto ha avuto inizio. Gualtiero Marchesi, con il tempismo dei vecchi ragazzi, di chi ha fiato da vendere, inaugura in via Bonvesin de la Riva numero 5 la sua Accademia. Un luogo di studio, di apprendimento e di sperimentazione dove formare i cuochi e divulgare i principi di una sana alimentazione, dove la cucina e l’arte, in tutte le sue manifestazioni, dalla musica alla scultura, alla pittura, all’architettura, al teatro potranno contribuire alla definizione del buono e del bello, coinvolgendo sia gli adulti sia i bambini.
Per questo, all’interno della struttura, tutti i piani di lavoro sono regolabili in altezza a seconda dell’età dell’allievo. In particolare, l’Accademia offre ai cuochi, che conoscono già i fondamentali e desiderano affinare le proprie competenze, mettendosi in gioco al di là della semplice bravura, la possibilità di intraprendere un percorso dove accanto al modo di cucinare si intravede anche il senso della cucina.
L’Accademia svolgerà un ruolo complementare rispetto ad ALMA, la Scuola internazionale di cucina italiana di cui Gualtiero Marchesi è Rettore dalla nascita nel 2004: si potrà passare dalla totale padronanza delle tecniche ad un percorso di approfondimento e di raffinamento delle proprie capacità personali. Sarà l’occasione, per Marchesi, di interpretare ancora di più il ruolo di maestro, formando dei cuochi che, a loro volta, saranno in grado di insegnare, guidando la brigata di cucina con mano sicura e soprattutto con immaginazione. Cuochi di talento e non semplici creativi.
“La cucina non è un fine è un mezzo. È uno dei linguaggi con cui parlare a se stessi e al mondo – afferma Gualtiero Marchesi – e per raggiungere questa dimensione, bisogna passare dalla condizione, imprescindibile, di esecutore a quella più indefinibile e profonda di compositore”. I futuri cuochi compositori affronteranno un percorso, suddiviso in livelli successivi. Ogni master accoglierà un numero massimo di venti partecipanti che dovranno superare un test teorico-pratico di ingresso.
Inizialmente, saranno strutturati su due o tre giorni al mese, per consentire la partecipazione ai cuochi che svolgono già un’attività.
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