Vino rosso d’estate? Si può. Lo insegna il Consorzio Vino Chianti. Così il Chianti punta ad accompagnare l’estate degli enoappassionati, e dei tanti turisti che visitano Roma e vogliono degustare una delle produzioni-simbolo del vigneto Italia, che vanta un export di 70 milioni di bottiglie l’anno nel mondo, come ha sottolineato il presidente del Consorzio Chianti Giovanni Busi.
Riparte il progetto ”Chianti fresco; gustalo a 16 gradi” per far scoprire un nuovo modo di bere il Sangiovese di Toscana in vineria, col suo stile che vuole essere contemporaneo, sancendo lo svecchiamento in atto della denominazione. . ”Bisognerebbe bere il nostro vino -ha detto Busi- alla temperatura di cantina, 16 gradi di gradevolezza e freschezza di profumi e aromi che si sprigionano quando si sorseggia un calice di Chianti durante il periodo estivo. Forniremo un termometro che avvolge la bottiglia (convinti che diventerà l’oggetto cool dell’estate, agli enoappassionati che visiteranno gli oltre 85 tra ristoranti e enoteche associate all’Arte dei Vinattieri coinvolte per coinvolgere di più i giovani, peraltro abituati a bere drink ‘frozen’, e fare formazione anche tra gli esercenti che dovranno tenere sotto controllo la temperatura del vino in mescita. A tutti l’invito a raccontare sulla pagina Instagram del Consorzio (#gustalofresco) l’estate in compagni di un buon Chianti, un vino perfetto anche in stile aperitivo”.
L’iniziativa, ha commentato Claudio Pica di Confesercenti Roma, ”è un nuovo stimolo per i ristoratori in una città dove, in controtendenza col panorama nazionale, esercizi e gelaterie aprono invece di abbassare le saracinesche”. Il Chianti, ha aggiunto il presidente dell’Accademia della Cultura Gastronomica Pier Giorgio Tupini, ”rappresenta l’italianità nel mondo e il berlo fresco aumenta il gusto legato all’immaginazione”. Un progetto di valorizzazione dell’artigianato da’ appuntamento il 23 giugno a piazza San Salvatore in Lauro tra degustazioni e note musicali.
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