La provincia di Vicenza ha la sua Terra di mezzo, non meno fantastica di quella immaginata da Tolkien per ambientarvi “Il Signore degli Anelli”, proprio perché non si tratta di un’invenzione letteraria o cinematografica, ma di una scenografia naturale, meravigliosamente reale. E’ quella fascia di “montagna minore” che si estende tra la fertile pianura veneta, cara al Palladio, e l’Altopiano di Asiago. L’Unione Europea ha affidato a Vicenza È il compito di valorizzarne le potenzialità turistiche, grazie al progetto “Montagna Vicentina”, attuato dall’omonimo GAL, che è stato presentato oggi per la prima volta.
Il lavoro necessario è stato considerevole, per non dire immane, data la vastità del territorio e la ricchezza di attrattive che lo costellano: l’analisi ed il censimento di siti e delle attività entusiasmanti ed evocative, in un’area ancora sostanzialmente rurale e selvaggia, ha ripagato con l’individuazione di un patrimonio turistico di notevole potenziale di sviluppo. L’obiettivo è portarvi un turismo consapevole ed alternativo rispetto a quello della grande tradizione, ad esempio, della città di Vicenza o dell’Altopiano di Asiago. Un segmento forte nella zona è rappresentato dal turismo “attivo”, con la possibilità di immergersi nella natura grazie alla creazione di circuiti di trekking, mountain bike, rafting, sci-alpinismo, escursioni ed immersioni speleologiche, nordic walking, palestre di roccia e altro. Ma c’è anche la possibilità di andare alla scoperta dei luoghi della Grande Guerra, quei forti e trincee dove, cent’anni fa, popoli oggi fratelli sono stati mandati a combattersi l’un l’altro, come testimoniato dagli innumerevoli cimiteri di guerra, ossari e sacrari militari, mète di pellegrinaggio civile.
Il turismo enogastronomico vale certamente un capitolo a sé, grazie alla riscoperta dei prodotti tipici del territorio, oggi De.Co. (denominazioni comunali), per non parlare dei vini DOC Breganze e della Strada del Torcolato, celebrati a livello regionale ed esportati in tutto il mondo. Altro segmento di significativo interesse culturale è quello delle ville e dei castelli storici: si va da Villa Godi-Malinverni a Villa Montanina, da Villa Porto-Godi a Villa Angaran delle Stelle, passando per il Castello di Velo. Il territorio inoltre regala agli appassionati attrazioni naturalistiche davvero degne di una grande ambientazione fantasy, tant’è vero che spesso si tratta di luoghi ricchi di curiosità e di magia leggendaria, come la Montagna Spaccata di Recoaro (con il mito delle Anguane), le Grotte di Oliero (popolate dal Proteo, un delicato anfibio reliquia dell’ultima glaciazione), la riserva naturale del Bosco delle Fontane di Cismon del Grappa, fino al mitico “Buso della Rana” di Monte di Malo (per esploratori esperti!) e al giardino delle Farfalle di Santorso.
Un progetto che si proponesse di diventare il punto di riferimento in Italia e all’estero per lo sviluppo turistico dell’area, che va dalla Lessinia orientale al massiccio del Grappa, da Laghi ad Altissimo, passando per Calvene, Breganze e Marostica, non poteva non tenere presente le fiere, le manifestazioni e le sagre di più grande rilievo che vi si svolgono ogni anno: dalla Partita a Scacchi di Marostica alla Chiamata di Marzo, dalla sagra della Ciliegia di Marostica IGP alla Vespaiolona di Breganze, fino a “Calvene de gusto, in volta par stale, stie e fenari” e al Palio delle Zattere di Valstagna, previsto per l’ultima domenica di luglio. Ce n’è insomma veramente per tutti i gusti, nella “Montagna vicentina” e Vicenza È ha pensato bene anche a come risolvere il “problema” della mancanza di grandi strutture ricettive (un vantaggio, a ben vedere, per chi cerca un turismo di un certo tipo), grazie alla creazione del progetto di “Albergo diffuso”, per ridare vita ai borghi dell’Alto Vicentino, e dell’Anello Ecoturistico delle Piccole Dolomiti, nella zona di Recoaro, famosa non solo per le sorgenti oligominerali ma anche per i favolosi gnocchi con la fioreta.
Un elenco di tutte le perle nascoste nel cuore del Vicentino sarebbe impossibile senza risultare noioso. Qui si menziona ancora solo Tonezza del Cimone, con il cammino Fogazzaro-Roi, che parte da Montegaldella e si snoda, in quattro tappe, lungo stradine, argini e sentieri della provincia di Vicenza, fra tesori di arte e natura, nei luoghi narrati dal grande romanziere, fino a Tonezza. Un attimo dopo la presentazione ufficiale del progetto “Montagna vicentina”, inizia la fase del marketing dei “pacchetti turistici”: non delle vacanze da acquistare a “scatola chiusa”, ma la possibilità, grazie al contact center di Vicenza Booking, di costruire su misura il proprio viaggio nel Vicentino più splendido e suggestivo, chiamando lo 0444-964380, o inviando una mail a info@turismomontagnavicentina.it. Le idee fra cui scegliere, per scoprire il Vicentino come avete sempre sognato ma non lo avete mai visto, sono disponibili sul nuovo sito, dedicato al progetto, www.turismomontagnavicentina.it. Su Facebook: facebook.com/turismomontagnavicentina.it
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