Turismo 2014, annata fiacca

“È un risultato fortemente al di sotto delle aspettative quello registrato nei primi nove mesi dell’anno nel comparto alberghiero” commenta il Presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, alla lettura dei dati elaborati dal Centro Studi della Federazione e presentati oggi in esclusiva al TTG/SIAGUEST, l’appuntamento internazionale del turismo apertosi oggi alla Fiera di Rimini su 100mila metri quadri con presenze espositive leader da tutto il mondo e decine di migliaia di operatori attesi. Il mese di settembre ha registrato una performance positiva dei turisti stranieri per gli alberghi italiani (+2% di presenze rispetto a settembre 2013), mentre la domanda interna fa segnare l’ennesimo calo (meno 0,9%). Ma, nel complesso, i quattro mesi estivi producono un risultato di assoluta stagnazione (+0,1% di pernottamenti tra italiani e stranieri) determinato da un meno 0,6% degli italiani ed un +0,9% degli stranieri. Si proietta, quindi, anche sul terzo trimestre, la bonaccia che ISTAT ha rilevato nella prima parte del 2014 (+0,1% nel semestre gennaio-giugno).

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Lo stallo delle presenze, combinato con il calo dei prezzi degli alberghi certificato da ISTAT (meno 1,3% ad agosto e meno 2,4% a settembre rispetto ai corrispondenti mesi del 2013), preannuncia purtroppo una chiusura in rosso per i conti del 2014, con il fatturato complessivo degli alberghi, ancora saldamente attestato sotto i livelli del 2008. “Tutto il settore si muove con fatica, zavorrato da mille vincoli burocratici e da una pressione fiscale senza eguali – aggiunge Bocca – ma la situazione di difficoltà è particolarmente grave nelle località prevalentemente orientate al mercato italiano, funestate da una stagione all’insegna del maltempo e della crisi economica. Sin quando non ripartirà la domanda interna, continueremo a guardare con estrema preoccupazione a questo importantissimo segmento, che costituisce il cinquanta per cento della nostra clientela.

Sul fronte dell’offerta, le imprese confermano il proprio impegno volto ad intercettare nuove quote della domanda internazionale, che continua a premiare il sistema ospitale italiano, e confidano che i recenti provvedimenti sul tax credit per la riqualificazione e la digitalizzazione delle strutture ricettive vengano attivati in tempi brevi, con una dotazione finanziaria irrobustita. Altrettanto importante è la promozione della destinazione Italia, che – in attesa della riforma del titolo V – necessita di una cabina di regia dotata di mezzi adeguati. A tal proposito, apprezziamo il proposito di razionalizzare l’impiego delle risorse, che non può tuttavia essere confuso con lo smantellamento della rete di promozione del nostro Paese all’estero.”

Bocca auspica poi che “si metta mano con celerità a tutta una serie di semplificazioni, che possono imprimere nuovo impulso ai consumi ed agli investimenti, senza oneri per le finanze pubbliche. Ad esempio, agevolare il rilascio dei visti turistici, anche per via telematica, non ostacolare gli alberghi che vogliono offrire ai propri clienti servizi accessori, facilitare il cambio di destinazione d’uso degli immobili, applicare i medesimi limiti all’uso del contante che vigono nei Paesi confinanti. Il decreto Sblocca Italia, in questi giorni all’esame del Parlamento, può costituire il veicolo ottimale per realizzare alcune di queste semplificazioni”.

“Il tema del contrasto all’abusivismo, conclude Bocca, costituisce la nuova frontiera che tutti i livelli di Governo sono chiamati a presidiare, per evitare che una miriade di esercizi abusivi e semi-abusivi continui ad inquinare il mercato ricettivo e della ristorazione con un’offerta parallela, che sfugge a qualunque regola, a partire da quelle basilari in materia di fisco, previdenza, lavoro, igiene e sicurezza.”

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