Il Governo nel Consiglio dei Ministri straordinario ha risolto il nodo dell’Imu agricola montana fissando nuovi criteri per il pagamento con esenzione totale per 3456 comuni (prima erano 1498) e parziale per 655. La soluzione dopo l’incontro stamane tra il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e il ministro dell’agricoltura Maurizio Martina. Per chi dovrà pagare l’Imu agricola, non rientrando nei parametri di esenzione, il termine di pagamento è stato posticipato al 10 febbraio. Lo comunica il ministero delle politiche agricole, rendendo noto quanto determinato in Consiglio dei Ministri in base al decreto legge che rivede i criteri per l’Imu sui terreni agricoli relativi al 2014, con l’applicazione dei criteri di montanità elaborati dall’Istat.
Saranno esenti quindi tutti i comuni montani e, nei comuni parzialmente montani, vengono esentati tutti i terreni di proprietà o in affitto a imprenditori agricoli professionali e coltivatori diretti. Con i nuovi criteri 3546 comuni saranno totalmente esenti e 655 parzialmente esenti. Il termine di pagamento per chi non rientra nei parametri di esenzione è posticipato al 10 febbraio. “Abbiamo lavorato per una soluzione definitiva e strutturale della vicenda IMU sui terreni montani – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina. Con il decreto di oggi abbiamo risolto i problemi amministrativi sopravvenuti e tutelato ancora di più coloro che vivono di agricoltura nei territori rurali”.
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