di Livio R. Molino
Nella giornata internazionale della poesia del 21 marzo si potrà risvegliare l’anima poetica dentro ciascuno di noi , grazie alla originale iniziativa del caffè Julius Meinl che ci permetterà di pagare il caffè semplicemente componendo dei versi ispirati dal gustare un caffè di qualità…
Julius Meinl è considerato il caffè dei poeti perché amato dei grandi artisti del ‘900 – Klimt, Schile e Wagner, per fare solo alcuni nomi frequentatori degli storici caffè viennesi- ed oggi cerca di tirare fuori da ognuno di noi le emozioni che si vivono bevendo un caffè di particolare intensità e profumo dati anche da una novità introdotta nel 1877 che rivoluziona il processo di tostatura del caffè evitando il contatto dei chicchi con il gas utilizzato dalla macchina per tostare.
L’iniziativa di una poesia in cambio di un caffè approda quest’anno in Italia e in più di 300 bar si potrà pagare un caffè con una poesia. Dopo aver fatto il giro d’Europa l’anno scorso ed aver raccolto 40 mila poesie, quest’anno l’obiettivo molto ambizioso è di raggiungerne le 100 mila, alcune delle quali potrebbero essere pubblicate in un libro che raccoglie i versi più significativi.
Juliu Meinl è oggi presente su 4 continenti ed è una delle marchi Premium leader a livello globale nel canale Horeca. ed ogni giorno vengono servite più di 5.000.000 di tazzine di questo prestigioso marchio, che porta in giro per il mondo “la cultura delle caffetterie viennesi” patrimonio dell’Unesco dal 2011. Julius Meinl ha testa austriaca ma un cuore italiano , infatti la produzione principale dal 2005 avviene nel vicentino ed inoltre sono stati acquisiti marchi italiani come Caffè del Moro (Bolzano) e Cream Caffè (Triestino).
Luigi Simonetta, ad Italia e Sud Europa da 10 anni in Julius, grazie alla sua esperienza nel settore della torrefazione è riuscito a far crescere in maniera esponenziale il marchio nell’area baltica tanto ed essere il primo caffè importato in Russia: “Per incrementare la presenza del marchio in Italia stiamo pensando anche a ulteriori acquisizioni di marchi radicati nel territorio e la creazione di locali di genere che ricreino le atmosfere eleganti e raffinate proprie del brend, oltre che iniziative che diffondano la cultura del caffè che in Italia spesso viene confusa con la tradizione, lo dimostra il fatto che il caffè servito in alcuni bar o caffetterie italiane in molti casi emana sentori di bruciato e viene fatto passare per il vero espresso italian”.
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