Per il secondo anno Hans Terzer ha realizzato il suo vino icona: Appius 2011, prodotto con le migliori uve Sauvignon della Cantina San Michele Appiano in blend con chardonnay e pinot grigio. Un vino che dà seguito ad Appius 2010 (l’antico nome romano di Appiano, Bz), lanciato l’anno scorso con una cuvée di vini bianchi in prevalenza Chardonnay, poi Pinot bianco, Pinot grigio, Sauvignon dando concretezza al progetto di concepire e realizzare anno dopo anno un vino capace di rappresentare fedelmente il millesimo e di esprimere la creatività e la sensibilità del suo autore. Appius 2011 è stato prodotto con la fermentazione e l’affinamento sui lieviti in barrique per circa un anno separatamente per vitigno; l’assemblaggio avviene dopo quasi un anno cui fa seguito un’ulteriore maturazione e affinamento di 3 anni in tini d’acciaio. Il vino presenta un’intensa gamma di profumi come la pera e la pesca che rimandano a Pinot grigio e Chardonnay, ma anche frutti più maturi e tropicali come il mango e poi profumi d’origine vegetale che testimoniano la presenza del Sauvignon: si tratta prevalentemente di aromi di erbe mediterranee come il rosmarino e la salvia e di frutti verdi e aromatici quali l’uva spina, le bacche del sambuco e del ribes.
Al palato è morbido e fresco, grazie soprattutto alla nota vivace di mandarino, cremoso, minerale e complesso. Un vino da bere ora, ma anche da conservare.
La sua evoluzione procederà al meglio per i prossimi 15 anni, come afferma Terzer. Prodotto in sole 5 mila bottiglie numerate, vanta un’etichetta dal tratto raffinato disegnata direttamente sul vetro e che cambia ogni anno. La cena per il lancio di Appius 2011, come per Appius 2010, in concomitanza con l’apertura del Merano Wine Festival, ha visto l’abbinamento -strepitoso- con i piatti dello chef stellato Herbert Hintner del Zur Rose di Appiano .(www.stmichael.it)
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