Carlo Cracco potrà continuare a cucinare il piccione. Secondo quanto riporta il quotidiano “il Giorno”, la denuncia presentata da un’associazione animalista nei confronti di Cracco colpevole di avere cucinato un piccione in una puntata di Masterchef sembra destinata a finire nel nulla. La Procura di Milano ha chiesto l’archiviazione del procedimento perché la legge tutela il piccione selvatico e non quello d’allevamento che non gode di una particolare protezione.
“La prima archiviazione ce la aspettavamo – commenta Lorenzo Croce, presidente di Aidaa, Associazione italiana difesa animali e ambiente -. Forse per quel procuratore la vita di un animale non ha alcun valore”. Da quanto abbiamo capito, secondo il procuratore non ci sarebbe reato nel cucinare un piccione se di allevamento. Una volta che avremo le carte vedremo se ricorrere o meno”. Il problema, insiste però Aidaa, “è che ci risulta che nessun passo sia stato fatto per verificare la provenienza del piccione cucinato”. Rimane valida però la seconda denuncia con la quale l’Associazione ha accusato Cracco di aver istigato a uccidere i piccioni anche selvatici “non specificando se stava cucinando un piccione di allevamento o uno selvatico inducendo gli spettatori in errore e a credere che possano essere uccisi e cucinati anche i piccioni selvatici”.
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