Poco prima di Natale all’età di 102 anni è morto Livio Felluga, soprannominato il patriarca del vino, Livio Felluga. La notizia è stata resa nota dai parenti soltanto dopo che sono state svolte le esequie, in forma privata. Nato a Isola d’Istria nel 1914, Livio Felluga con la sua famiglia ha vissuto le vicende della storia che hanno contrassegnato quelle zone che hanno costretto tante famiglie a continui trasferimenti. Dall’Istria è andato Grado (Gorizia) per poi stabilirsi sul Collio. Qui si dedicò al vno risistemando i vecchi vigneti, come ricorda anche il quotidiano Messaggero Veneto che alla sua figura dedica una intera pagina, e ne impiantò di nuovi in una collina che all’epoca era in totale abbandono. Uno sforzo premiato, non fosse altro che per i meriti unanimemente riconosciutigli di “rifondatore” della tradizione enoica friulana. Con il tempo Felluga imboccò la strada della qualità e oggi la sua azienda è nota in tutto il mondo si estende su un’area di 155 ettari e produce mediamente 800 mila bottiglie all’anno. Fu insignito della Laurea honoris causa in Viticoltura dell’ Universita’ di Udine nel 2009 e ricevette il Premio Internazionale Vinitaly nel 2015.
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