Per la prima volta nella storia di Veuve Clicquot nasce uno Champagne Extra Brut, un vino che è la summa dell’esperienza dell’intera équipe di enologi della Maison, guidata da dieci anni dallo chef de cave Dominique Demarville. Veuve Clicquot Extra Brut Extra Old è stato pensato come “l’altra faccia” dello Yellow Label, il portabandiera della Maison. E come un “Giano bifronte”, anche l’Extra Brut è stato realizzato -come il Yellow Label- con alcuni dei 450 vini di riserva custoditi nella cantina della Maison.
Si tratta delle annate 2010, 2009, 2008 e 2006, che assieme a quelle storiche, 1996 e 1988, si sono unite in un assemblaggio fresco ed equilibrato, dando vita a un vino il cui basso dosaggio (3 grammi di zucchero per litro) è permesso proprio dalla ricchezza e dalla “grassezza” dei vini di riserva scelti. Ed è questa conservazione sur lie dei vini di riserva che gli dà un ampio ventaglio aromatico e note di brioche con, al contempo, una texture molto cremosa e setosa”.
Con un assemblaggio costituito al 100% da vini di riserva (Pinot Nero, Chardonnay e Pinot Meunier), imbottigliato nel novembre 2013, con un successivo invecchiamento sui lieviti di 3 anni, e sboccato nel giugno 2016, il Veuve Clicquot Extra Brut Extra Old ha una bollicina molto delicata e, come sottolinea Francesca Terragni, direttore marketing e comunicazione Moët Hennessy Italia, nonostante il basso dosaggio non risulta mai troppo secco, al contrario, morbidissimo al palato e, pur con una complessità di annate, freschissimo.
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