L’Associazione Produttori Moscato di Canelli ha rinnovato le cariche al vertice: Gianmario Cerutti è stato eletto presidente, al suo fianco ha un Consiglio composto dal vicepresidente Beppe Bocchino e dai consiglieri Luigi Coppo, Roberta Avezza, Piercarlo Merlino, Franco Penna e Gianfranco Torelli.
L’Associazione deve, infatti, fare fronte al successo per la sottozona del Moscato d’Asti Docg che dalle 95 mila bottiglie del 2014 è passata alle attuali 220mila.
E solo nell’ultimo anno la crescita sfiora l’80%. Un segnale importante per il Canelli che può essere prodotto nelle vigne più vocate di 23 comuni tra il Sud Astigiano e la Langa, in Piemonte. I 19 ettari del 2015 sono diventati 100, mentre l’imbottigliato del periodo gennaio-giugno 2016 era di 49.616 bottiglie: quest’anno, nello stesso semestre, si contano 183.130 bottiglie. Così, le aziende vitivinicole che producono uva e rivendicano la sottozona: 17 nella vendemmia 2015 diventate 30 l’anno successivo.
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