MI-ORTO, il progetto agricoltura urbana fuori suolo promosso e ideato da Eataly Smeraldo e patrocinato dal Comune di Milano chiude la sua esperienza dedicata alla onlus Liveinslums, che, con l’ideazione di Food in Slums, porta avanti una filosofia di food security e agricoltura urbana a Nairobi. Il 29 Maggio dalle 18 alle 21, in Piazza XXV aprile l’orto ospiterà la serata di beneficenza per raccogliere fondi e supportare il lavoro di Food in Sums, teso a ridurre i livelli di povertà e sostenere le fasce sociali in difficoltà a Nairobi. Un aperitivo di beneficenza aperto a tutti, dove i padroni di casa saranno i due chef Viviana Varese di Alice Restaurant e Marco Ambrosino del ristorante 28 Posti. Il menu della serata, che offre un aperitivo gourmet a 30 euro, che sarà interamente devoluto al progetto onlus, prevede una entrée di Ambrosino di Cavolo cappuccio, piselli ed erba luisa, a cui verrà abbinato il Lugana “Prestige” 2017 di Cà Maiol. A seguire il Risotto barbabietola e caprino firmato da Viviana Varese che andrà in abbinamento al Chiaretto “Roseri” 2017 di Cà Maiol, Valtènesi Riviera del Garda Classico Dop.
Prenotazioni su www.eataly.it
Il progetto Food in Slums
Uno dei principali problemi riscontrati nelle baraccopoli è la malnutrizione infantile e una percentuale preoccupante di bambini subiscono l’arresto della crescita. Non solo, il legame tra fame, malnutrizione e HIV è molto stretto.
A Mathare il progetto ha previsto la creazione di 4 orti comunitari su una superficie totale di 2.000 MQ. Due orti già esistenti sono stati potenziati con un progetto pilota di itticoltura e con la costruzione di un impianto di fitodepurazione. Nella stessa area è presente una serra che consente di coltivare una maggiore varietà di specie agricole. Le prime due aree sono state dotate di impianti per l’approvvigionamento dell’acqua. Il progetto ha previsto inoltre l’avviamento di 3 allevamenti di animali in collaborazione con la Facoltà di Agraria e Scienze Zootecniche dell’Università degli Studi di Milano.
Attualmente vengono sostenute le famiglie più vulnerabili e i gruppi di giovani per un totale di 250 beneficiari, che oltre a poter accedere ai prodotti alimentari ricevono una formazione professionale articolata su un programma di workshop tenuti da agronomi ed esperti di zootecnia, itticoltura e fitodepurazione. Tutti i gruppi comunitari che aderiscono al progetto sono messi in rete attraverso una serie di incontri con gli stakeholders per discutere i problemi e tutelare i progetti dall’inquinamento dei rifiuti, oltre che per potenziare la formazione dei beneficiari.
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