È la ribolla gialla, il vitigno del momento in Friuli Venezia Giulia, che dà i migliori vini fermi sulla ponca, un terreno poco fertile, costituito da strati di marna e arenaria e ricco di minerali, con produzioni limitate, maturazioni spinte, vinificazione attente.
La Ribolla Gialla, tuttavia, è anche duttile, capace di diventare effervescente nelle versioni spumante -metodo italiano e metodo Classico- giocando sulla sua naturale inclinazione all’acidità, amplificata da produzioni elevate in terreni più fertili e da un anticipo calibrato dell’epoca di vendemmia.
E proprio questa duttilità è all’origine della sua grande, e secondo alcuni esagerata, diffusione in Friuli Venezia Giulia non più soltanto in quei terreni ghiaiosi, duri da lavorare, poco fertili, con forti escursioni termiche giornaliere, che le conferiscono nella versione ferma caratteristiche distintive precise, ma anche altrove, in zone pianeggianti, dove si è affermata per produrre spumanti di diverso profilo e livello.
Attualmente nella regione la Ribolla Gialla si può produrre nella versione ferma come Doc Friuli Colli Orientali, Doc Collio, Igt Venezia Giulia (inquest’ultima anche nella tipologia frizzante), mentre nella Doc Friuli può essere rivendicata soltanto come spumante con l’indicazione in etichetta della varietà (Ribolla Gialla vino spumante). Tuttavia a fare la parte del leone in termini quantitativi è la Ribolla spumante con la sola indicazione varietale e senza alcun marchio europeo. Per tutelare l’immagine della Ribolla associata al Friuli la filiera vuole ricondurre le produzioni “anonime” e quelle dell’Indicazione geografica tipica sotto il cappello della Denominazione di origine Friuli Venezia Giulia, quindi assoggettarle a regole che ne garantiscano il livello qualitativo pur con differenze tra collina e pianura, marcando al contempo le differenze con chi produce Ribolla fuori regione. In questo disegno nella Doc regionale dovrebbe essere ricompresa anche la Ribolla Gialla ferma che attualmente, al di fuori delle aree che ricadono nelle Doc Collio e Colli Orientali, viene necessariamente etichettata come Igt.La Ribolla Gialla a tavola.
La Ribolla Gialla macerata per periodi lunghi, difficile per la maggior parte dei palati, si abbina bene a tutto pasto a piatti di carattere, preparazioni a base di funghi e tartufi, paste ripiene, frittate, con l’accortezza di servirla alla stessa temperatura dei rossi. Diversamente le Ribolla vinificate normalmente in bianco o con accorgimenti enologici meno estremi per trasferire dalla buccia al vino il carattere varietale, sono molto duttili, come pure lo sono le diverse versioni spumantizzate, da servire fredde, a 6-8°C. Si prestano come vino da aperitivo, ad accompagnare piatti di pesce, crudi, bolliti e al forno, primi piatti di pesce e verdure al forno. Nelle versioni più strutturate, la Ribolla, sia ferma sia spumante, si abbina bene anche a minestre e risotti, fino alle sarde impanate e fritte della tradizione gastronomica friulana.
Per approfondire leggi F&B 120 Aprile