Da lunedì 5 febbraio a mercoledì 7 febbraio nelle sale della Villa Reale di Monza viale Brianza 1, Monza-Milano, buyers provenienti da tutto il mondo porteranno le trattative commerciali con una selezione di aziende vitivinicole italiane con la distintiva formula dei one-to-one meeting.
Nel corso della tre giorni, riservata esclusivamente agli operatori di settore, si svolgeranno incontri tra produttori e buyer creati su misura, tasting, masterclass e una serata di gala, declinandoli ulteriormente nell’innovativo approccio “human to human”, già applicato nei neonati format-estensione dello storico Italian Taste Summit -ITS International e ITS Edit- per consolidare i rapporti e creare partnership durature tra stakeholders.
Questi i punti di forza del format Italian Taste Summit -fondato e guidato da Joanna Miro, economista, marketer, broker, titolare dell’omonimo brand e Ceo del Gruppo Wine Global Aspect-WGA- che l’hanno reso il punto di riferimento per l’internazionalizzazione tailored made del vino italiano.
“Sull’esperienza delle scorse edizioni dell’ITS cui ogni conferenza-seminario ha suscitato grande interesse da parte delle cantine partecipanti e a seguito del successo dei quattro seminari formativi proposti alla precedente edizione del 2023, e dai successivi ragionamenti in tema con l’Accademia Italiana della Vite e del Vino-AIVV -illustra Joanna Miro- è scaturita l’idea di unire le identità, quella innovativa di approccio human2human dell’Italian Taste Summit con il prestigio e la storicità della AIVV per una collaborazione che si concretizzerà nel format Wine Performance e dunque nell’organizzazione di seminari di aggiornamento permanente per le imprese del settore vitivinicolo sui temi di grande attualità e importanza per il comparto. Ho per questo avviato un percorso finalizzato a un accordo tra Wine Performance, di proprietà dell’ITS nonché fucina di formazione tecnica e consulenza per le aziende, e l’Accademia”.
“L’Accademia della Vite e del Vino per sua stessa natura è vicina al mondo della produzione, avendo tra i soci oltre che ricercatori anche imprenditori e altre componenti del mondo vitivinicolo -sottolinea Rosario Di Lorenzo dell’Università di Palermo che ne è presidente- La domanda di formazione viene da più parti e interessa tutti i segmenti della filiera in considerazione del diverso livello di aggiornamento. Una risposta potrà venire dalla collaborazione tra l’Accademia della Vite e del Vino e WinePerformance/Italian Taste Summit”.
I seminari saranno aperti a tutti gli attori della filiera -dall’azienda di produzione alle diverse figure della commercializzazione, fino ai comunicatori e ai giornalisti- con possibilità di frequenza anche da remoto. Verteranno sulle innovazioni in viticoltura ed enologia, sulla gestione aziendale, la legislazione e la fiscalità di settore e sul neuroselling (Qui il programma italiantastesummit.com).